Yohoo!
Hello people!
Sì, sono ancora viva e no, non mi sono scordata di questo blog!
Ho tipo… un milione e mezzo di arretrati e un milione e mezzo di cose nuove, ma credo che sia meglio fare una cosa alla volta sennò mi scapicollo. ^^
Quindi, sia per il benessere della mia sanità mentale, sia per fare una bellissima rimpatriata fra l’argomento che più mi sta a cuore su questo blog – ovvero i videogiochi creati con l’RPG Maker, Wolf RPG Editor o simili, ebbene sì. – quest’oggi vi presento una nuova miscellanea di commenti brevi a giochi vari ed eventuali. In realtà, negli ultimi tempi ne ho provati tanti che il post sarebbe diviso in due; oggi la prima parte, e nei prossimi giorni la seconda. Dopodiché, spero di ritornare con qualche recensione più succosa – sempre sullo stesso tema – magari entro il 2050. ☆
Ma bando alle ciance che ciancerò abbastanza qua sotto; in questo post, trovate…

* Underworld Capital Incident
* Leave
* Jack’s Eve
* A bird story

Underworld Capital Incident

Dunque dunque, questo era un gioco su cui non avevo grandi aspettative – almeno nel comparto trama/personaggi – e… uhm, beh, non si è rivelato profondo o chissà cosa, ma mi ha divertita più del dovuto. x°
Underworld Capital Incident parte da un presupposto molto semplice: nell’aldilà ci sono dei demoni immortali – non necessariamente cattivi – addestrati come veri e propri soldati per occuparsi degli affari dell’altro mondo. Indi evitare che ci siano spiriti vagabondi a spasso nel regno dei vivi, evitare casini soprannaturali, questo genere di cose.
In questo gioco nello specifico, il protagonista Kirishima viene tirato in ballo perché uno dei suoi colleghi – in missione per recuperare uno spirito che infestava una scuola – è sparito durante l’operazione e non se n’è più saputo nulla. Quindi missione di salvataggio e, se possibile, risolvere anche l’infestazione. Tra l’altro, la scuola è ovviamente diventata un simpatico percorso a ostacoli con fantasmi e robe strane sparse in giro, più – nel rispetto delle migliori tradizioni – un sacco di porte chiuse da sbloccare man mano.
Quindi, okay, una partenza tranquilla, non troppo originale ma neanche banalissima. Quindi?
… Quindi la cosa divertente di questo gioco sono i personaggi. Perché Kirishima va laggiù con altri due colleghi, poi altri due si aggiungono strada facendo, per non parlare del disperso che verrà recuperato sul finale.
Ora, ricordate? Parliamo di soldati. E demoni. Immortali. Niente li spaventa davvero, e anche nelle situazioni di pericolo c’è chi sta a pensare alla merenda o al fare i dispetti ai compagni. Kirishima, poi, è un pilastro di integrità morale (?) e serietà; muoversi con lui riduce la possibilità dello spaventarsi del 90%. x° Diciamo che fa sentire potenti. Gli scambi di battute fra i personaggi, poi, sono sempre… un piacere da leggere… (diciamo che, a parte Kirishima e l’esperto pianista, qui tutti hanno bisogno di rivedere la loro scala delle priorità.).
Dal punto di vista tecnico, il gioco scorre via che è una meraviglia. I puzzle sono sempre difficili ma non eccessivi, il ritmo buono… salvo poi arrivare a quei due-tre puzzle effettivamente difficili e imprecar male. à_à.
Per la grafica, invece, è normalissima. Le mappe sono… pratiche, ecco. L’unica cosa: gli avatar di TUTTI i personaggi sono uguali, cambia solo il colore degli occhi. x°° Sì, si è capito che è voluto, ma…
– Ad ogni modo, questo gioco ha un fandom particolarmente attivo che ha deciso di provvedere a quel che l’autore non aveva fatto.

 

Ecco, capite che…
Un gioco non troppo difficile (a parte un paio di puzzle e il true end che forse potrebbe farsi desiderare un po’, l’ultimissimo passaggio non è così facile da intuire) dove il vero divertimento lo danno i personaggi, con i loro modi di fare imperturbabili di fronte a… molte cose. x°
[Download (Eng)]

 

underworld capital incident title screen

Underworld Capital Incident

Leave

Leave, per la serie “RPG brevi horror che fanno il loro onesto lavoro”.
Dovete sapere che, in realtà, sapevo dell’esistenza di Leave da… ehm… l’epoca che fu, proprio. Tuttavia, non avevo mai pensato di vederlo/giocarlo. Il mese scorso, invece, mi ci sono re-imbattuto e gli ho dato una possibilità.
Risultato? Promosso a pieni voti! Vediamo…
Leave parte da una premessa semplicissima: la protagonista, di cui non si sa neanche il nome, è rinchiusa in una casa e deve uscirne. I puzzle sono piuttosto semplici, per buona parte del tempo si tratta solo di trovare chiavi imboscate e svolgere qualche azione che, lì per lì, potrebbe sembrare insensata. Il vero elemento rischioso sono gli inseguimenti, di quando in quando abbastanza troll.

Ma il vero punto forte del gioco è l’atmosfera inquietante e surreale. La casa è immersa in una cupa penombra dalle sfumature rossastre, un silenzio innaturale. Se si prova ad affacciarsi ad una finestra, si vedrà sempre una figura incappucciata ferma davanti alla porta di casa, e la protagonista dirà solo “Sta aspettando…”. I dialoghi rasentano lo zero, e tutta la storia può essere ricostruita solo tramite alcuni diari. Tuttavia, questa assenza di dialoghi o interazioni con altre persone non dà fastidio, in quanto il gioco dura… credo sui venti minuti?
E’ un altro dei casi in cui i puzzle stessi e le ambientazioni sono simbolici di ciò che è successo/succederà, ma è una simbologia piuttosto chiara, direi. Non posso dire altro che sennò vi spoilero tutto, maaa… well, diciamo che non è tutto come può sembrare all’inizio, ecco. x°
Ideale per chi vuole una cosa breve, non troppo difficile, ma con buona atmosfera e molto straniante.
PS: sto ancora ridendo per il game over nel bagno.
[Download (Eng)]

 

leave rpg title screen

Leave

 

Jack’s Eve

Spostiamo parecchio l’ago della bussola e arriviamo su tutt’altro genere!
Jack’s Eve è un – adorabile – RPG a tema Halloween: essenzialmente, bisogna fare la traversata di tutta una villa per ricondurre un povero fantasmino spaventato al sicuro nel regno dei morti. E’ uno di quei giochi dove si va di modalità stealth per tutto il tempo; nessuno deve vedere il piccoletto, in quanto lo sguardo degli essere umani scioglie gli spiriti (?). O perlomeno, se lo vedono deve scappare molto in fretta.
Soprattutto, la motivazione ultima sarebbe una quest per recuperare i pezzi di un medaglione infranto i cui poteri potrebbero farlo tornare a casa… ma anche qui, le cose non sono del tutto come sembrano. No, okay, non diventa horror, ma ricordatevi che è pur sempre un gioco di Halloween, mh?
Devo dire che mi ha lasciato piuttosto soddisfatta: è un gioco leggero ma alquanto sfizioso. Il personaggino è tipo adorabile (sembra Marshadow lol), il gioco scorre che è un piacere – non è facilissimo e neanche Incredibilmente Difficile, semplicemente ben calibrato; spesso laddove non si può usare “l’abilità” basta usare “l’astuzia” e ho trovato alquanto divertente che si possano corrompere gli altri fantasmi festaioli a suon di caramelle per avere qualche aiutino.
La grafica è mooolto carina, si vede che l’autore ci ha messo un sacco di cura anche in dettagli. Le mappe sono molto carine, ma pratiche, e cercano di ricreare un senso dell’ambiente “realistico”. Si vede poi che l’autore ha voluto curare un sacco anche i dettagli – lo switchare forma del protagonista, le diverse categorie dei fantasmi…
Un gioco, quindi, breve – meno di Leave, dura sulla mezz’ora/quaranta minuti a seconda della vostra bravura – e allegrone, un po’ diverso dai soliti e, proprio per questo, risulta un po’ una boccata d’aria. E sì, do punti anche al finale che fa molto trick or treat.
[Download (Eng)]

 

jack's eve title screen

Jack’s Eve

 

A bird story

… *schiarisce la gola*
Una doverosa premessa. Questo gioco è così bello che indubbiamente avrebbe meritato una recensione, MA a causa di alcune sue caratteristiche specifiche, penso che una recensione finirebbe con l’essere ridondante. Quindi cercherò di dirvi, in breve, perché merita.
Dunque. A bird story è l’ultimissimo lavoro dei Freebird Games (gli autori di Quintessence – The blighted venom, The mirror lied e, sì proprio lui, To the moon) su cui hanno lavorato per parecchio e che io aspettavo da un sacco.
In realtà, è un gioco breve. Dura un’oretta circa.
La prima cosa che salta all’occhio è che questo gioco è un gioco senza parole: non ci sono dialoghi, né descrizioni. Le uniche parole che vedrete qui sono i comandi del title screen. Ma, alla fine, le parole non erano necessarie.
Altra cosa: è un gioco, sì, e ci sono interazioni, eppure… in realtà, per la maggior parte bisogna solo andare nel posto giusto, oppure prendere un certo oggetto. Non ci sono puzzle.
Ma quindi, cosa c’è? Beh, c’è una storia, naturalmente.
E’ la storia di un ragazzino che, un giorno, trova un uccellino ferito; per salvarlo, lo porta a casa con sé, e così nasce una curiosa amicizia fra i due…
La narrazione e le ambientazioni mischiano la realtà, i sogni e la fantasia. Potremmo dire che c’è simbolismo, ma è tutto chiaro al cento per cento.
E’ letteralmente la storia di un bambino e di un uccello; un bambino che va contro certe regole prestabilite da non si sa bene chi, un uccellino che deve imparare a volare di nuovo. Una storia sul volo, sulla ricerca e – alla fine di tutto – anche sul lasciar andare. Una storiella dai toni gentili, dipinta con una grafica meravigliosa che ricrea alla perfezione il surrealismo di un sogno e delle belle musiche… anche se io ho visto il walkthrough di Cry quindi in quel senso mi sa che ero un po’ distratta… coff, coff.
Ma, onestamente, credo che appunto le parole siano superflue. Vedetelo, meglio ancora se possibile giocatelo; sperimentarlo in prima persona sarebbe la cosa migliore per godere di tutta la sua dolcezza.
Questo è la prima release commerciale dei Freebird games, dunque lo trovate su Steam e affini – maaa non costa tanto.
Come extra, vi dico che se conoscete To the moon, questo gioco è ambientato nello stesso universo.
Ah, dopo aver provato questo non guarderete più gli aeroplanini di carta alla stessa maniera.
Il sogno di una favola dove un bambino e un uccellino volano via in sella ad un aeroplanino di carta…
[Steam]

 

a bird story title screen

A bird story

E sì, con questo per oggi è tutto. Con la seconda parte spero di darmi una spicciata. e_e”

Bye!