Yohoo!
Straordinariamente rieccoci, e rieccoci pure in tempo per una festività fra le mie preferite <3!
Dato che dietro le quinte sto lavorando a delle cosine un pochino più lunghe, per oggi vi porto la recensione breve di un gioco RPG… dark? Horroresque? che mi ha stupita molto in positivo.
Domani è il 31 ottobre, quindi… Happy Halloween!


Nota divertente: in teoria, il successivo sarebbe dovuto essere un commento breve per una raccolta da postare tutta insieme.
Vista la lunghezza, lo posto come recensione breve. Mi sa che mi era piaciuto più di quanto pensassi, ‘sto gioco.

Recensione – Karma

Karma è uno di quei giochi RPG con cui avevo uno strano rapporto. E per strano intendevo che avevo confuso e unito in una sola entità mistica due diversi giochi: quando parlavo di Karma, o quando vedevo il suo title screen, in realtà io stavo pensando a tutt’altro gioco (che, in seguito ad analisi più accurate, ho scoperto essere Purple). Se ve lo state chiedendo, sì: Purple e Karma non c’entrano un accidenti uno con l’altro e sono di due diverse autrici. A mia discolpa, forse, mi sembravano simili gli stili di disegno visti in altre screen-
WELL, comunque, ad un certo punto, in un folle rush del febbraio di quest’anno (dove ho giocato circa una ventina/trentina di RPG che avevo in arretrato… o che anche solo mi ispirassero, fai un listone e buttaci tutto) Karma è saltato nuovamente fuori e mi sono decisa a provarlo, una buona volta.
Il nostro rapporto è continuato maluccio: appena l’ho aperto ho storto il naso. Perché? Perché la OST prescelta dai titoli è Playing With Dolls la quale, oltre ad essere una OST bellissima, è anche la OST dei titoli di Alice Mare.
Aaaa parte che mettere lo stesso brano in apertura di un altro gioco mi pare poco astuto per vari motivi (depersonalizzare il proprio, creare un’aspettativa di confronto, eccetera), ma… echeccacchio, fra tutti i giochi che potevi andare a prendere, proprio Alice Mare?
(Se ricordate la mia gioiosa recensione di taaanto tempo fa, Alice Mare non solo è uno dei giochi più belli probabilmente mai concepiti sul Wolf RPG Editor, ma soprattutto è uno dei miei preferiti di sempre.)
Così, con un vago senso di irritazione (ingiustificata, lo so, però capitemi-) ho iniziato a giocare… e vi dirò: in realtà, Karma è un giochino di tutto rispetto. Mi è bastato giocarlo una ventina di minuti per demolire l’impressione vagamente negativa che avevo e, non solo, godermi l’avventura.
Ma di cosa parla ‘sto gioco? L’antefatto è… relativamente semplice, in questo caso: la protagonista è defunta e si trova in un bizzarro limbo sospeso in compagnia di una demoniessa vestita da gothic lolita. La demoniessa le spiega che, da quel posto, può raggiungere tutte le persone colpevoli della sua morte (che la tizietta, ovviamente, è stata uccisa. Male) e dar loro la giusta… retribuzione karmica. In qualsiasi modo riterrà necessario. Personalmente, la demoniessa tifa per i sistemi violenti.
(No, non ho spoilerato, questi sono i primi due minuti.)
Ora, oltre ad Alice Mare, c’è una certa palese ispirazione a Witch’s Heart (e nella grafica agli effetti di luce di Pocket Mirror) ma ben presto il gioco va per conto suo.
La trama scorre via che è un piacere, la protagonista non scade nel “tizia che sta qui solo perché al giocatore serve qualcuno da muovere” e, fortunatamente, si astiene anche dall’autocommiserazione. Gli altri personaggi, pur non apparendo granché, sono tratteggiati bene e le motivazioni che forniscono delle loro azioni… beh, non sono certo condivisibili, ma si può capire come abbiano potuto prendere certe scelte (o lasciarsi manipolare da altri).
Ha un gameplay pulito e semplice, con puzzle non difficilissimo ma neanche a prova di imbecille e, cosa splendida, sono quei puzzle ragionati per permetterti di approfondire il personaggio e i suoi pensieri. Come ad esempio nel secondo… ehm, quadro? Letteralmente? La personaggia a cui è dedicato questo livello è una ragazzina vanesia che sfrutta il suo aspetto fisico per ottenere tutto ciò che vuole; infatti la troviamo davanti ad una bella casa, durante una festa, attorniata da ombre adoranti che farebbero tutto ciò che vuole.
Ad un certo punto scopriremo il suo terribile segreto – spoiler: che ha subito un intervento plastico nonostante la giovane età – e potremo andare a raccontarlo in giro per sciogliere il suo ascendente sugli altri loschi figuri. Loro ci consegneranno dunque delle siringhe, che poi serviranno per aprire… ma basta così, o vi racconto tutta la sua area. Si è capito ciò che intendo. x°

Karma rpg maker game map

Puzzle che raccontano storie, mi erano mancati

Questa connessione fra la trama e tutti gli aspetti del gioco torna anche nella grafica: le mappe sono sicuramente carine, ma la parte che ho preferito è come anche loro si adattino alle vicende narrate. Per dire, il mio preferito è stato l’ultimo quadro che, in realtà, è semplicissimo: bisogna solo leggere dei diari che si trovano per terra… ed essendo in mezzo al passaggio, non si può farne a meno. Ma non c’era nemmeno bisogno di leggere, per capire cosa diamine fosse successo. Bastava osservare la stanza per intuire, ancora prima di arrivare al diario dopo, quali bizzarri eventi avessero preso luogo fra quelle mura. Lasciare che siano le immagini a raccontarci la storia, in un videogame, è bello.

Karma rpg maker map

A volte, basta guardare

A parte l’infelice scelta per la OST del title screen, le altre musiche di Karma sono abbastanza appropriate al momento… cioè, mi pare che ce ne fosse una che mi era parsa un po’ troppo melodrammatica, ma non ricordo quale. x°
Un’altra cosa che mi è piaciuta parecchio del gioco è che ci sono – come d’usanza, in quest’ambito – svariati ending. Sono riuscita ad ottenere al primo colpo quello che personalmente ritengo il migliore, ma in realtà tutti gli ending hanno senso e sono una conclusione accettabilissima della vicenda. Diciamo che nessun ending è, uhm… punitivo? Questo vuol dire che qualsiasi scelta prenderemo, tutto sommato, sarà quella corretta – o meglio, viene effettivamente riconosciuto il diritto della protagonista di fare ciò ritiene più giusto.
Tra parentesi: in teoria è un gioco horror ma, a seconda di come giocate, il fattore cose da horror è davvero limitato, non ci sono jumpscare e non ci prova nemmeno. E’ di quei giochi “””horror”” che potrei consigliare pure al più scafato dei fifoni. x°D
Un’ultimissima cosa: il gioco è stato creato per l’IGMC del 2017; questo vuol dire che l’autrice ha avuto solo un mese per crearlo. In generale il gioco scorre benissimo, ma si può notare questa leggera mancanza di tempo nella presenza di alcuni… come dire, simpatici bug… nessuno impedisce di portar avanti la giocata, se ci state attenti. Consiglio molto, quindi, in caso lo giochiate, di salvare spesso e su diversi slot.
… Ma, insomma, raga’.
Non potete essere abbonati di giochi RPG e non farlo già di default, dai.

Prima di salutarvi, vi ricordo che se siete alla ricerca di qualche piccolo divertimento per la notte di Halloween potete scorrere l’elenco delle recensioni su questo blog, dare una possibilità allo stesso Karma, oppure scorrere il mio infinito elenco di RPG. Magari trovate qualcosa che v’era sfuggito!
Bye!

karma rpg maker game title screen

Karma, by Sadbunny Studio
[Download (ENG)]