Yohoo!
Ho fatto altri commentini a film!
… Sì, lo so, di solito cerco di alternare i post con potpourri di commenti brevi alle recensioni, ma che colpa ne ho se ho visto fin troppi film piacevoli ultimamente… x°
Le prossime saranno recensioni vere e proprie, giurin giurello! (Ne sto preparando più di una, ohoh così magari è la volta buona che aggiorno puntualmente.)
Nel mentre, possiamo chiacchierare di queste cose carine.

– Suicide Squad
– If only
– Il grande e potente Oz
– Sherlock Holmes (2009)
e
– Sherlock Holmes – Un gioco di ombre (sì, insieme).

Suicide Squad
[David Ayer, 2016]

Questo era un film che mi incuriosiva alquanto – sebbene io non sia mai stata particolarmente attratta da Marvel, DC, eroi, supercattivi e compagnia cantante. Poi era un’ottima scusa per andare al cinema che non ci si andava da un po’, e quindi.
La visione si è rivelata piacevole, perciò ora citerò i buoni motivi per cui vederlo!
1. E’ relativamente tamarro, ma sa di esserlo e ne va fiero. Nessuno dei membri della Suicide Squad si è mai preso sul serio neanche da solo. Quindi pronti per colori fluo, scene di battaglia esagerate e Veri Eroi Ammmericanih fra i buoni. Lo sanno benissimo.
2. Sebbene ci siano botte da orbi e qualche dipartita – chi compianta, chi meno – è un film alquanto allegro. I personaggi sono di rado di malumore o davvero preoccupati; sono uno più scoppiato dell’altro (capite che se ci sono anche Harley Quinn e il Joker di mezzo…), prendono tutto con filosofia o sana auto-ironia. E in generale buona parte delle cose brutte sono viste nell’ottica del: evvabbé, beviamoci su. Tranne quelle effettivamente serie per loro, da intendersi, ma tutti si comportano piuttosto bene.
Concorrono nel dare questo senso di generica allegra scazzataggine anche le presentazioni dei personaggi – sì, una bella rottura della quarta parete con tabellina che appare a mezz’aria – nelle quali ovviamente sono segnati i capisaldi del soggetto (ricordiamo ad esempio l’australiano a cui piacciono i pony) e, appunto, i colori accesi/fluo/da trip di acidi che spesso dominano la grafica.
3. Harley Quinn e Deadshot si valgono tutto il film. (Soprattutto lui per me, lol)
Ci sono cose invece meh? Beh, ovviamente sì; in primo luogo, la trama. x° No, momento. La trama di per sé sarebbe anche potuta andare bene. Un membro del governo decide di tirar su una squadra di anti-eroi pescati da una prigione segreta in Louisiana – casomai il prossimo Superman si riveli super-malvagio, secondo lei, potrebbero contrattaccare usando gente con le stesse capacità sovrumane. Okay, nulla di originale, ma in un film del genere non pretendo troppo.
Solo… il problema principale della trama del film è che uno dei membri della squadra – l’Incantatrice – non prende bene questa faccenducola dello sfruttamento, quindi scappa, va a recuperare il suo fratellino demoniaco e ci tirano giù un casino che nemmanco Independence Day. Quindi, sostanzialmente, la Suicide Squad è dovuta entrare in azione… a causa di un membro della Suicide Squad. Okay… *Signora, pls*
Poi tutti i personaggi teoricamente “buoni” li ho trovati abbastanza noiosetti. Sì, certo, nel film si vuole appunto mettere l’accento sui cosidetti cattivi, ciò non toglie che la signora-capa, là, faccia scendere il latte alle ginocchia.
Tuttavia nulla di troppo WTF, il film si lascia guardare comunque con piacere.
Ah, in ultima istanza (?), sul Joker e Harley Quinn. Per come sono messi nel film, e solo nel film (sì l’abbiamo capito che nei fumetti è una coppia abusiva e che poi si lasciano) hanno una certa coerenza. Solo, non ho capito perché è piaciuta tanto come coppia. x° A me personalmente sembrano una coppia di matti, di sicuro non è romantica, coff.
Non il film del secolo, ma se capita di vederlo – magari con gli amici – why not.

suicide squad locandina

Suicide Squad
– L’ho detto dei colori fluo.


If only
[Gil Junger, 2004]

Ricordavo di aver visto, tanto tempo fa, un film dove all’inizio inizio una coppia di fidanzati litigava; lei saliva su un taxi, lui la guardava allontanarsi, il taxi veniva centrato in pieno da un’altra auto. Lei defunge.
… la mia coinquilina dice che guardo un sacco di film dove muore gente, ma vi assicuro che è solo una coincidenza! Mica lo faccio di proposito!
Maaaa dato che quello era solo l’inizio, non ci si fermava lì! Pochi minuti dopo il ragazzo – Ian – si risvegliava nel suo letto con lei – Samantha – accanto… dopo che si è fatto prendere il dovuto infarto, si rende conto che, per qualche magia, stanno rivivendo il giorno prima. Dove accadono le stesse cose, anche se in modo un po’ diverso, o cambiando l’ordine… quindi la sua domanda è una: allora il passato, o destino che sia, non si può cambiare? E via, tutto il film passato a cercare di cambiare le cose o, perlomeno, dimostrare a Samantha che la ama.
Ricordavo che questo film mi era piaciuto un sacco sacchissimo, quindi l’ho rivisto dopo anni. In effetti sì, è un film molto piacevole. Ian non è cattivo o freddo, è solo un povero idiota che non sa come dimostrare i suoi sentimenti; Samantha è una ragazza tanto passionale con fin troppa pazienza. Insomma, si sono trovati. Il bello è che l’80% buono del film è tutto di scenette comiche, piccole gag, e momenti molto dolci fra i due (dolci, non zuccherosi, ringraziamo che Ian sia un’incapace in amore x°)… pur sapendo cosa dovrebbe succedere, visto che tutto sembra puntare al fatto che il destino sia inevitabile e, per citare un altro film che ho visto da poco, il viaggio servisse più a lui che a lei.
Come se non bastasse, poi arriva il finale – che non vi spoilero, ma credo a ‘sto punto sia ovvio – e dà il colpo definitivo. #Dannato film, mi hai fatta secca due volte
Tra l’altro è ambientato a Londra ed è di effettiva produzione britannica… ho come la sensazione che in originale ci sia tanto humor inglese, e giochi di parole, e altre cose orribili. Percepivo la faticaccia degli adattatori per sistemare le battute di modo che avessero senso. x° (Non efficaci quanto le originali e alcune sono un po’ forzate, ma si capisce).
Film molto piacevole – da vedere soprattutto quando si vogliono robe romantiche su cui frignare/imprecare.

locandina (2)

If only
– Mi sono appena resa conto che c’è un gioco di parole anche nella locandina. God save the Queen.


Il grande e potente Oz
[Sam Raimi, 2013]

Il grande e potente Oz o Oz, il grande e terribile, se vogliamo tener fede al libro.
Questo è un altro film che ero curiosa di vedere da secoli, tuttavia ogni qual volta ne parlavo con qualcuno era tutto uno spiovere di “è un po’ meh”, “a me non ha detto niente”, “oh, sì, quello – *cambia argomento*”. Personalmente sono dell’idea che si debba vedere prima di giudicare, però anche dal riassunto della trama mi pareva solo un gran bord- casino, così ho riiiimandato. Solo che ultimamente mi è presa una sonora turba per il Mago di Oz (per ragioni che un giorno conoscerete) e mi sto vedendo qualsiasi cosa interessante (o presunto tale) abbiano fatto in merito. Morale della favola: mai fidarsi delle voci di corridoio e dei riassunti di Wikipedia, bambini!
In poche parole, questo è un film puccio. Vuole essere una favola per raccontarci l’antefatto del Mago di Oz, e questo fa – con anche qualche parentesi su com’è che la Strega Cattiva dell’Ovest è diventata tanto fuori di testa. Tutta la vicenda è puramente inventata dal regista (non mi risulta che venga raccontata la vita del Mago da nessuna parte) eppure hanno prestato una gran cura all’originale! In primo luogo il film riprende molto dal celebre film degli anni Trenta. Tanto che si parte con i titoli di testa, e tutte le scene iniziali nel Nebraska sono in bianco e nero – per poi passare ad un brillante technicolor appena si giunge nelle allegre terre di Oz. Dopo continuano ad esserci svariati riferimenti, sia estetici (come ad esempio Glinda che “viaggia” nelle bolle di sapone, o la sala del trono che è spiccicata) che di trama (sempre Glinda, anche in questo caso hanno fuso il suo personaggio e quella della Strega Buona del Nord, ed è lei a dargli il bacio di protezione. Anche se qui è solo di ship lol).
Quando poi Oz arriva nella Terra dei Mastichini, da dove Dorothy partirà in seguito, ci sono perfino le scene di ballo… e la sua reazione è la stessa che ho avuto io nel vedere l’altro film: Vi prego, quello che vi pare, ma basta balletti.
Ma teniamo anche buon conto del libro: il Paese delle Porcellane – dove Oz incontra e ripara la fanciulla di porcellana – è effettivamente presente, per quanto ce lo si scordi sempre. Ma anche il leone a cui Oz dà del codardo, gli spaventapasseri usati per la battaglia, gli stagnini che possono creare qualsiasi cosa di meccanico… nessuno è stato dimenticato! Per non parlare del fatto che una delle antagoniste è la Strega Cattiva dell’Est, l’unica disgraziata che non ha mai voce in capitolo. x°
Vi concedo che la trama non sia quel che chiamerei il massimo dell’originalità – sì, le profezie e i prescelti hanno sfrangiato i maroni. Però la cosa importante qui non è tanto la profezia, quanto quello che combina Oz stesso. E’ sostanzialmente un anti-eroe abituato a credere alle sue stesse bugie; solo quando riuscirà ad accettarsi per quello che sa fare e deciderà di non scappare più riuscirà a combinare qualcosa. Nulla di scioccante, ma… punto primo: l’abbiamo messa in un contesto favolistico. Non è originale, ma non stona. Punto secondo: Oz è tipo il più grande ciarlatano di tutti i tempi. Il fatto che la sua vertiginosa ascesa al trono, che il suo diventare il Mago di Oz sia stato causato da una profezia farlocca e una montagna di bugie… è quantomeno appropriato. x°
Il punto più debole del film credo sia appunto la Strega dell’Ovest: troppo incredibilmente ingenua all’inizio, quando è “buona”, e con poco buon senso quando diventa poi cattiva. Insomma, capisco che ce l’abbia con Oz per essere stata solo l’ennesima poveraccia con cui ha fatto il cascamorto, ma fare tutto questo casino… quando poi sai che anche tua sorella ti ha ingannata per un sacco di tempo… ad onor del vero, sarebbe stato più coerente avercela con tutti e due, piuttosto che volersi vendicare di lui e allearsi con lei. Oh, well… (Però vedere la Strega dell’Ovest che fa la psicopatica in giro ha il suo perché).
Anche il cast mi è piaciuto tanto: so che si era pensato a Robert Downey Jr. per Oz (di sicuro sarebbe venuto un Oz molto… carismatico) ma personalmente anche James Franco mi stava benissimo. Ha proprio l’aria da… beh, ciarlatano. x° Come hanno detto in una recensione inglese: tipically lazy performance. Robert avrebbe rischiato di farsi prendere sul serio, lol. Poi Rachel Weisz la amo tanto dai tempi de La Mummia e qui fa un’elegantissima Strega dell’Est (che è, a pieno titolo, il personaggio più assennato del film) e Mila Kunis come Strega dell’Ovest… non la conoscevo, ma giuro, è bellissima OAO il vestito bianco con lo scialle rosso che mette all’inizio è stupendo! (Queste sono cose importanti, ovviamente).
Dunque, un film costruito bene sia rispetto a quello più famoso degli anni 30 – che ha voluto molto omaggiare – che rispetto al libro, nell’ottica del quale ha comunque senso. Anzi, Oz è pure un pochino più… piacevole. à_à Anche se credo che aver almeno letto il libro sia indispensabile per goderne appieno.
Consigliato? Voi che dite? x° Certo, purché ricordiate di prenderlo come una piacevole favola~
(Ps: sì, lo so che i libri di Oz sono quattordici, ma qui ci si basa sul primo, per cui parlo al singolare.)

Il gradne e potente Oz locandina commenti brevi film

Il grande e potente Oz
– Vi assicuro che Evanora cambia abito.


Sherlock Holmes (2009) & Sherlock Holmes – Un gioco di ombre
[Guy Ritchie, 2009 & 2011]

Sherlock Holmes (2009) locandina commenti brevi film

Sherlock Holmes (2009)
– Ma la faccia di Watson… x°

Sì, questi due li commenterò insieme perché non possono prescindere uno dall’altro. (?)
…no, la verità è che ho visto prima il secondo (non avevo idea che ce ne fossero due) e una volta visto ho riflettuto che non c’era la celeberrima Scena del Cuscino che ricordavo nel trailer. Così io e la mia coinquilina (compagna in questa visione/avventura) abbiamo indagato e scoperto di aver appena, di fatto, visto il seguito.
… Okay… (Non dava la minima impressione di essere un sequel, giuro.)
Prima d’ogne cosa, i commenti che valgono per entrambi! Robert Downey Jr. a fare Sherlock è tipo… non dico divino perché non sono una sua fangirl, ma l’interpretazione è eccezionale. Abbiamo davvero davanti uno scoppiatissimo Sherlock in 3D. Il povero Watson è un sant’uomo…tipo, sì – oh dai, manco lui è uno stinco di santo – e insieme compongono una coppia formidabile. Anche se no, non li shippo, per me Sherlock è solo mooolto possessivo. x° Entrambi i film hanno momenti comici che definirei di prima qualità – sul serio, era da un po’ che non mi sganasciavo così guardando un film – e tutte le scene al rallenty con tanto di commenti e diagnosi sono, oltre che inserite benissimo, uno dei modi migliori per mostrare che (diamine) sta accadendo nella testa di Sherlock. Entrambi poi sono discretamente imprevedibili: non c’è mai modo di intuire del tutto il significato di una certa scena o mossa (sia di buoni che antagonisti) se non quando alla fine tutti i tasselli vanno al loro posto. Apprezzo anche come l’abbiano “svecchiato”: fatto senza dubbio nel rispetto dei libri, infarcendoli di citazioni, ma comunque adeguato ad un pubblico più moderno. Quindi, entrambi film che si fanno apprezzare dall’inizio alla fine!
Poi, nello specifico… personalmente ho preferito (molto) il secondo. Per carità, come ha detto anche la mia coinquilina, sono due generi diversi (il primo è più un giallo classico improntato all’esoterismo, mentre il secondo un vero e proprio thriller con una montagna di scene d’azione) quindi sono anche gusti, ma… x° Okay, il primo è molto più calmo – e londinese, non solo nel senso di “ambientato a Londra” ma proprio di spirito inglese. Il secondo ha un ritmo più acceso ed “europeo”. Indubbiamente non li si può mettere sullo stesso piano.
Eppure, la co-protagonista femminile del primo, Irene, non mi ha detto nulla (fa il suo onesto lavoro, a livello di trama, ma di carattere… ok?). Così come l’antagonista del primo (di cui non ricordo il nome, ma sembra Dracula che s’è svegliato male) in confronto all’elegante, calmo, inquietante Moriarty… come dire… non ci fa bella figura. x° Il buon professore ha molto più spessore.
Se dovessi dire difetti del secondo, invece… spoiler: okay che Irene non mi ha detto nulla, ma farla secca nei primi dieci minuti mi pare un poco eccessivo, specialmente considerando quanto si è dimostrata capace e guardinga in quello prima. Per il resto, non troverei critiche da fare manco impegnandomi.
Rimane comunque una gran bella coppia di film – specie se si vede il primo come una presentazione dei personaggi in vista dei fuochi d’artificio del secondo.
Ps: è uno dei pochissimi casi in cui un sequel è all’altezza, se non superiore, al primo. Ogni tanto capita

locandinapg2

Sherlock Holmes – Un gioco di ombre
– Si chiuda il sipario!


Ora, si chiaro, i film mi sono piaciuti tutti, chi più chi meno. Ma il secondo di Sherlock Holmes è una delle cose più fighe che abbia visto in a while.

(Mi ha fatta smattare anche Il grande e potente Oz ma sono schifosamente di parte).

Ora vi saluto, caro pubblico! Le prossime saranno recensioni, anche se non vi so dire con cosa tornerò prima! Videogiochi? Anime? Vedremo cosa mi suggerisce l’ispirazione! *Parte alla volta di nuove avventure( ?)*

Bye!