Princess Resurrection o Monster Princess

[Anime horror, garantiscono] [Ma la recensione è solo dei primi cinque episodi]

☆ ☆ ☆

Yoh!
Di ritorno dopo solo… uhm… una settimana. Oh buon Dio-
Ebbene sì, questo era uno dei post che avevo in lavorazione! Ed è pure innovativo! \*A*/
E’… un post di commento ad un anime! *Dan dan dan*
Orrra… ero sempre stata un po’ indecisa se adoperarmi anche con recensioni di anime perché, di solito, tutti quelli che seguo sono alquanto lunghi e, essendo io logorroica, avrei rischiato di tirar giù un trattato di pace *Già sono seriamente inquieta per le recensioni di Star Stealing Prince e Wadanohara.*.
Poi mi sono detta che, sì, chissenefrega. Perciò, ecco qui, il mio primo commento ad un anime che ci tenevo tanto a vedere e ho droppato dopo cinque episodi perché onestamente no. *O*
Ma lasciate che vi spieghi il perché, mh?
Quest’oggi parliamo dell’anime di Princess Resurrection!

Ribadisco: ho visto solo i primi cinque episodi. Potrebbe essere che dopo l’anime prendesse tutt’altra strada, cambiasse modo di fare e fosse fedelissimo al manga, non saprei. Questi sono un po’ di ragionamenti e analisi su ciò che ho toccato con mano. Detto ciò…

L’anime di Princess Resurrection mi aveva sempre incuriosita per una ragione a dir poco basilare: ho letto il manga e mi è piaciuto alquanto. Tuttora lo trovo davvero divertente e con personaggi che… come dire, tengono ottima compagnia. Sapendo che c’era l’anime a disposizione, ovviamente, decisi di vederlo appena possibile… ah, beata gioventù. Ma andiamo con ordine.
Qualche coordinata: l’anime di Princess Resurrection (In originale 怪物王女, Kaibutsu Oujo, Principessa dei Mostri, che io chiamo sempre con l’alternativa per questione di sentimentale abitudine) è stato prodotto dalla Madhouse (che molti ricorderanno per Death Note e Hunter x Hunter, o magari DiGi Charat e roba varia Clamp) nel 2007. Sì, 2007. Questo già dovrebbe far pensare.
L’anime è composto di 24 episodi più 2 episodi speciali rilasciati solo in DVD; ci sono, pare, anche tre OAV, basati presumibilmente sui volumi più tardi del manga.
Perché, sì, secondo indizio: il manga ha venti (20) volumi e si è concluso nel 2013. All’epoca dell’anime, i volumi disponibili erano solo quattro. E in questi casi…
Trattiamo di una piccola commedia horror, mai splatter né davvero ansiogena, che ripresenta felicemente tutti i classici da film horror degli anni passati (perciò, sì, ci si può aspettare orde di vampiri, licantropi, mummie a spasso e uomini pesce) – e, pur senza andare in cerca dell’originalità, è venuto fuori un curioso frullato che non definirei esattamente “banale”. Ma neanche originalissimo.
Ci sono poi svariati loop temporali, ciononostante NON è time travel. Ah, abbiamo pure dei cloni.
E questo vale sia per il manga che l’anime – certo, quest’ultimo non arriva ai loop temporali. Ma andiamo avanti.
In generale, l’anime si presenta pure bene, eh! Bei disegni che seguono quelli del manga, anche se meno tondeggianti (nota lol, i disegni più tardi del manga, in effetti, ci somigliano di più); colori molto accesi e irreali, per sottolineare le atmosfere strane in cui ci si troverà immersi; basta vedere i primi cinque minuti per pensare che ci sono delle ost molto gradevoli – tra l’altro, opening ed ending sono state a cura delle Alì Project.
Bene, allora dov’era il problema?
Che questo è un manga con elemento harem di contorno, la maggior parte delle personaggiE sono belle fanciulle ed è stato prodotto nel 2007.
Ma per spiegarvi il male, bisogna partire dall’inizio…

Ora occorrerà una piccola premessa di trama per chi non si è mai avventurato nel Magico Mondo di Princess Resurrection. No, non faccio il riassunto completo come al solito sia perché parliamo di un anime di ventisei episodi che nemmeno ho visto per intero, sia perché la trama è un pelino complessa, sia perché non mi va. *O*/ Farò un riassuntino più approfondito quando recensirò il manga.
Il nostro protagonista è Hiro, il protagonista da shounen standard: un ragazzino normalissimo, tendente allo sfigatello, bersaglio favorito da tutti i bulletti di quartiere.
A quanto pare, Hiro ha anche un certo talento nell’attirarsi contro situazioni mortali o quasi e la storia parte con la prima delle sue tante morti…
… tante morti? Eh, sì. Non avrete pensato che manga/anime si chiamassero Princess Resurrection per bellezza, giusto?
In entrambe le versioni, Hiro muore a causa di due strane ragazze che incontra per strada, una giovane donna bionda e la sua piccola domestica. Nel manga la domestica, Flandre, che trainava un carretto con dei mobili, urta un camioncino che sbanda e, ovviamente, prende in pieno Hiro (ma il tiro al bersaglio con Hiro e qualunque oggetto contundente/veicolo di grossa cilindrata disponibile è un po’ l’hobby di tutti i personaggi della storia, dunque, niun problema)… uccidendolo.
Nell’anime, il ragazzo si slancia per salvare l’altra ragazza – che presto potremo chiamare Hime, principessa – la quale rischiava di venire schiacciata da dei pilastri di metallo in caduta; riesce a spingerla via, ma viene schiacciato al suo posto.
Tuttavia… la principessa non è una comune umana, ma la seconda principessa della famiglia reale che governa su tutti i mostri; in quanto tale, ha un potere in particolare, ovvero quello di ridare la vita ai morti. E visto che in entrambi i casi Hiro è morto a causa sua…
Qui possiamo già presentare una delle principali differenze fra manga e anime. Nel manga, questo “potere” viene manifestato in modo molto semplice: il sangue. Basta bere il sangue di qualcuno della famiglia reale per vedersi accordata una mezza immortalità; mezza perché si torna in vita dalla morte e, dopo, il corpo sarà immune da qualsiasi cosa, potendo guarire all’istante da tutte le ferite… ma l’effetto del sangue dura solo pochi giorni, perciò bisogna continuare a berlo fintanto che si vuole vivere. E se per caso si morisse di nuovo, del tutto, non si potrebbe più tornare indietro.
Nell’anime, ovviamente, non hanno levato la faccenda dell’immortalità – essendo perno della trama… – ma hanno deciso di manifestarlo in modo diverso. Per rendere qualcuno immortale, nell’anime, quelli della famiglia reale usano la “fiamma della vita”, una… be’, fiammella, sì. Che iniettano (?) personalmente nel cadavere prescelto. Il funzionamento è lo stesso di sopra, ma senza sangue.
Ora, questa sarebbe potuta essere una modifica vagamente accettabile, considerando che più avanti, nella storia, si scopre che quelli della famiglia reale sono fenici in forma umana; tuttavia, considerando che è stato fatto solo per uno stupidissimo “voler levare tutto il sangue da un anime horror” – perché, sì, benché Princess Resurrection non sia minimamente splatter, nell’anime non si vede MEZZA goccia di sangue. – no, se lo sarebbero potuto risparmiare.
Ma vabbé – no. – ci torneremo dopo. Intanto concludiamo questa piccola premessa di trama! *O*
Quando qualcuno della famiglia reale resuscita un morto con la tecnica qui descritta, il suddetto diventa un guerriero di sangue; in cambio della loro “goccia della vita”, i reali esigono fedeltà assoluta e un servizio di bodyguarding e servitù ventiquattro su ventiquattro, sette giorni su sette, per sempre. Eh, sono reali, vogliono ricompense corpose.
Attualmente, la famiglia reale è in periodo di fermento: dev’essere scelto un nuovo sovrano… e il metodo collaudato per fare ciò è lasciare che tutti gli eredi al trono si scannino a vicenda. L’unico sopravvissuto ha vinto! *A* *Semplice e lineare.*
Le regole da rispettare in queste battaglie fra reali sono pochissime e nessuno le rispetta mai perché tanto il fine giustifica il mezzo, ma se anche si volesse essere corretti, si potrà comunque dar spazio alla fantasia! Agguati, tranelli, ricatti, sottrarre servi e sicari altrui per costringerli a rivoltarsi contro il padrone e, perché no, rapire uno dei reali in prima persona e usarlo come pratica fonte della vita eterna portatile. Non c’è mai da annoiarsi.
In ogni guerra che si rispetti, comunque, occorrono anche degli alleati; la principessa e Hiro ne troveranno ben presto di ottimi, fra cui: Liza, una mezza licantropa; Reiri, una vampira; Sherwoord, la più piccola delle sorelle della principessa. Ah, sì, la principessa si chiamerebbe Liliane, ma era spoiler che si scopre avanti nel manga/quasi alla fine dell’anime. Tanto lo userò nel resto della recensione.
Perciò, sì, in teoria quello che ci spetterebbe sarebbe una guerra nascosta fra leggende dei film horror anni ’50 e una famiglia poco affettuosa. In pratica…

Inizialmente, non ho notato nulla di strano. Il primo episodio presentava da subito qualche modifica, sì, ma nulla di sconvolgente. Hanno cambiato il modo in cui muore Hiro *La Prima Volta*, ma è pur sempre morto; hanno messo la “fiamma” anziché il sangue, ma okay, a parte quello, le uniche differenze erano piccolissime aggiunte fra gli stacchi di scena… oppure altre scene venivano leggermente allungate, ma era comprensibile: ogni episodio prendeva un unico capitolo e, per quanto siano capitoli da 50 pagine, venti minuti di anime vanno pure riempiti.
L’unica cosa che mi era saltata all’occhio fin da subito era l’atmosfera molto più attutita rispetto al manga… ma su questo torniamo dopo.
Le domande iniziai a farmele quando, al secondo episodio, la nostra buona Liza, dopo che tutto aveva seguito il manga pari-pari, se ne uscì a fare un discorso strappalacrime piagnucolando su una tomba – che, nel manga, viene inquadrata di sfuggita. Considerando che Liza è una grandissima tsundere, qui si può intuire che c’è qualche problema. Il fatto che Hiro poi la abbracciasse arrivando non si sa da dove e che il discorso che faceva qui Liliane si veda deprivato delle ultime – più importanti – frasi, poi, avrebbero potuto essere una specie di indizio.
Ma d’accordo, su. Siamo ancora al secondo episodio. Cosa vuoi che sia. (?)
Circa dieci minuti dopo, quando mi sono ritrovata davanti Liza mezza nuda in posizione da porno di serie xyz, tutta ammiccante e coperta solo da un accappatoio striminzito, ho cominciato a farmi delle SERIE domande.
No, la scena NON è presente nel manga e, sì, Princess Resurrection è famoso per essere un harem (???) del tutto casto e puro, senza volgarità assurde e con protagoniste piatte come sogliole, per quanto tutte molto graziose.
Da lì in poi hanno cominciato ad esserci sempre più filler e più rielaborazioni con scene che nella sostanza presentavano la stessa trama, ma sempre più lontane da quelle del manga nello svolgimento. Per dire: nel quarto capitolo, dedicato all’introduzione della vampira Reiri, lei riesce a vampirizzare Hiro, Reiri e Liza si pestano, Hiro torna a casa, attacca Liliane, lo bloccano senza problemi… e viene comunque salvato entro fine capitolo. Okay, questo c’è anche nell’anime. Tuttavia, lo scontro fra Reiri e Liza neanche si vede, mostrando giusto inizio e fine (neanche nel manga è approfondito, ma se queste cose non le approfondiscono nell’anime non saprei dove altro…); l’attacco di Hiro a Liliane, invece, è stato molto allungato, giusto per poter inserire qualche battuta Hiro/Liliane a caso (ora, non fraintendetemi, io LI SHIPPO, loro due. E nel manga CI sono molti hint. Ma come l’hanno messa nell’anime è solo deprimente.). La conclusione, poi, è del tutto diversa e, nell’anime, priva di senso logico. Perché? Nel manga, Liliane va personalmente a stanare Reiri nella sua dimora; per salvare Hiro occorre un siero fatto con il sangue del vampiro che l’ha morso, dunque…
Nell’anime, invece, arriva il delirio filler totale: Reiri va di sua spontanea volontà a casa di Liliane (?) (facendosi aprire da Hiro, è pur sempre un vampiro…) e, dopo uno scontro a dir poco imbarazzante, Reiri spiega come potersi far attaccare al meglio e Liliane, giustamente, lo fa.
… Reiri…? *No, sul serio.*
Infine Hiro viene salvato… usando la solita “fiamma della vita”. Nessun siero. E allora, Liliane… per quale oscuro motivo non l’hai fatto subito anziché infilzarlo con un fioretto?
E questo era il quinto episodio, vedendo Reiri così rimbecillita non ho retto oltre.
La cosa che più mi ha lasciata perplessa era come alcune scene fossero davvero identiche al manga con perfino le stesse inquadrature e i dialoghi ripresi uguali, mentre altre delirassero a tal punto. Soprattutto, gli errori più grossolani della coerenza derivavano dall’incapacità di fondo di ricollegare le scene modificate a quelle canon – dato che le modifiche, nelle scene canon, NON venivano tenute in considerazione.
Ora, o fai tutto uguale, o fai le modifiche grosse e poi altre piccole per adattare il resto di conseguenza.
Un esempio? Terzo episodio: nel manga, Hiro praticamente non si vede, dato che piomba in acqua per “salvare” Flandre e, essendo da lei trattenuto (pesa svariate tonnellate), nessuno dei due è riuscito a tirarsi fuori dall’acqua prima del mattino, quando sono andati a recuperarli.
Nell’anime hanno deciso di far partecipare comunque Hiro alla scena… per non fare assolutamente niente, tanto che, dopo aver fatto da spettatore per tutto il tempo, a metà episodio viene di nuovo lanciato in acqua.
Il problema? A fine episodio, Hiro e Flandre vengono recuperati (separatamente) e qui fanno le stesse battute del manga (“Credi che sia ancora vivo?” “Comincio a dubitarne…”).
… 1. Hiro aveva un aspetto normalissimo. (Nel manga, la battuta è riferita al fatto che ha bevuto 700 litri d’acqua ed è diventato formato balenottera.)
2. Hiro nell’anime NON era trattenuto da Flandre, non è finito in mezzo a delle alghe, non era legato, non era svenuto: perché diamine in cinque ore non è tornato a riva a nuoto? Perché passare tutta la notte in acqua? Boh, però la scena finale era uguale uguale al manga, eh!
… poco importa, se mi viene un cratere logico °A°”’

Dopodiché, TUTTO è stato smorzato, perfino le scene che nel manga facevano piegare in due dalle risate nell’anime, al massimo, strappano un sorriso; sarà che neanche la caratterizzazione dei personaggi si è salvata, quindi vedere certi momenti inscenati da quelle… controfigure sbiadite non rendeva minimamente, sarà che forse non si voleva puntare proprio all’effetto comico… (Tragica, la cosa, considerando che è il lato più apprezzabile di Princess Resurrection).
Per tutto intendo tutto: non è stato solo il lato comico a rimetterci, ma anche quello horror. Come già detto il manga non è mai ansiogeno o cos’altro, ma nell’anime si sono impegnati per cancellare ogni minima traccia di sangue (anche dove sarebbe dovuto esserci per forza di cose) e quanto di più pesante si poteva riscontrare qui e là. (Ora non ricordo se abbiano lasciato quando Hiro si vede mozzare un piede, ma hanno puntato a tutti quei dettagli).

Ma… se questa è una commedia a tema horror e hanno appiattito la commedia e soppresso l’horror, COSA rimane nell’anime?
Ma è ovvio, l’harem! *A*/ Proprio quello che nel manga è un elemento assolutamente di contorno e che, quando si ricordano che c’è, è solo per prese in giro ai danni di Hiro, nell’anime pare essere ciò a cui maggiormente si voleva dar risalto.
Hint a caso per tutte le coppie – purché da uno dei lati ci sia Hiro, ma chiunque abbia letto il manga sa che Liza e Reiri sono felicemente sposate. O qualcosa del genere. Beh, hanno un profondo rapporto… (?) – e altri svariati dettagli possono suggerire questa visione. Come il video dell’ending, dove praticamente tutte le ragazze fanno cose allucinogene con lui. O il fatto che i primi episodi dell’anime siano tutti canon (ripresi da capitoli teoricamente canon) ma abbiano cambiato l’ordine di modo da presentare TUTTE le protagoniste femminili di fila. In sette episodi appaiono tutte: Liliane, Liza, Reiri, Sheerwood. Senza pause, sebbene NON sia quest’idea geniale inserire nuovi personaggi a raffica quando lo spettatore ancora non ha avuto modo di conoscere quelli prima. Oh, be’…

E, ovviamente, così come tutto il resto, anche i personaggi hanno avuto il loro brutale appiattimento. La conclusione che ho raggiunto dopo quei cinque episodi è che tutti i PG siano stati fatti passare sotto un rullo compressore che ne ha annullato sfaccettature e profondità, per poi ricondurre le pecorelle smarrite ad una più gestibile mono-dimensionalità. Detto in breve (ma mi piaceva la frase prima): tutti i personaggi sono stati piallati e stiracchiati per relegarli ad essere stereotipi. Lo stereotipo più vicino alla loro personalità di base, giusto per non farsi sgamare subito.
Liliane, che è il personaggio più complesso di tutto Princess Resurrection (e vorrei ben vedere LOL) è anche quella che quindi perde di più: nell’anime viene spacciata per una… principessa bella ma intoccabile, fredda e calcolatrice. Insomma, l’apoteosi del kuudere.
… Liliane. Liliane è una dannatissima tsundere sborona. Liliane è scenografica, capricciosa e scema.
Liliane è quella che nel manga si arrampica su un enorme lampadario e lo fa precipitare su un grosso squalo fantasma per poi saltare via fra vetrini luccicanti. Liliane è quella che per dare le gocce di sangue a Hiro si inventa torture psicologiche e va a piazzarsi nei posti più irraggiungibili solo per farlo disperare. Liliane è anche quella che, dopo essere stata difesa da lui, gli lascia una medaglietta al valore (?) sulla scrivania – di nascosto, shh!
Ma tutto questo è nel manga. Nell’anime, hanno tolto tutte le scene, le battute e le gag che la sfacettavano. Il caso più grave credo sia proprio la scena fra lei e Reiri all’inizio; mostrava la sua volontà di salvare Hiro (per ritrovare Reiri, si è lasciata mordere da Hiro… rischiando di diventare vampiro lei stessa), il suo essere capricciosa e tsundere (“Ma… avete fatto tutto questo per salvare un servo? Perché?” “Sono così fin da piccola. Capricciosa fino al midollo!”) … e la sua umanità, quando decide di lasciar andare Reiri perché, tutto sommato, non è che le abbia fatto questo grande torto. Soprattutto, il suo essere poco seria, quando se n’esce con una siringa gigante per prelevarle il sangue – LOL.
Nell’anime hanno lasciato soltanto la scena dove si spaventa per un topo che, vista nella loro ottica, doveva servire solo per sottolineare che di fondo anche lei aveva qualcosa di tenero…? Boh.
Liza, invece, da testa calda tsundere che era, è passata all’essere una prepotente con inquietanti scatti da ukettina pucciosa e piagnucolante. Oltre che buono per fanservice gratuita. Seriamente: no.
Questo suo cambiamento la porta ad essere anche una delle figure più irritanti dell’anime: passa per la classica persona che PRIMA fa, POI riflette e INFINE piange sul latte versato. Liza, che tanto ci tiene a prendersi cura di Hiro. Andiamo…
Reiri… nell’anime si sono limitati a presentarla come baldracca. Che, sì, baldracca è, ma… *Non SOLO…*
Per il resto, Sheerwood NON c’era negli episodi visti da me ma, dato che lei è una bambina quindi presumo non abbiano messo fanservice con lei, ho come il sospetto sia diventata la Spalla Comica della serata. Sospetto rafforzato dal fatto che, a quanto mi dicono i riassunti degli altri episodi, dopo diventa la Patrona dei Filler della serie – apparendo in OGNI scena aggiunta – e dal fatto che vada ad infilarsi anche in scene canon dove lei, semplicemente, non c’era. Povera.

Per il resto, a quanto ho letto, almeno dieci episodi su 24 sono filler e hanno infilato un personaggio ripreso da uno del manga… che è solo ispirato, non è quello, eh!
… E perché non metterci l’originale con la sua canonica parte di trama, anziché piazzare uno “ispirato” in mezzo ad episodi filler…?
Mah.

Dunque, in conclusione.
Ho visto solo i primi cinque episodi, sì. E mi hanno fatto un’impressione pessima. Ah, magari dopo migliorava, approfondivano i personaggi, non c’erano più buchi di logica… *Perché ne dubito?*
Per il comparto tecnico, direi non è solo salvabile, ma anche buono; perlomeno, si presenta bene, con una grafica che per l’epoca era piuttosto ben fatta e delle OST alquanto piacevoli. Poi non so se dopo i disegni cominciassero a delirare. x°
Anche il doppiaggio non l’ho trovato affatto male; solo, la doppiatrice di Liliane mi sa che avrebbe reso molto di più con la VERA personalità…
Per il RESTO, ci ho visto un folle oscillare fra scene anche fin troppo fedeli al manga e modifiche/filler privi di senso che rimanevano slegati fra loro; i personaggi sono stati schiacciati e ridotti allo stereotipo delle Ragazze A Scelta Da Harem, i generi che ci sarebbero dovuti essere (comico e horror) erano più una scusa per mandare avanti la baracca.
Perciò… sarebbe molto meglio leggersi direttamente il manga, davvero. x° Non che quello sia privo di difetti, per carità, ma ha anche i suoi grossi pregi. Penso proprio che lo recensirò, in futuro!

Bon, per ora vi saluto. U.U *La prossima… eh, chissà.*
Bye!

 

Princess Resurrection (OAV)

Ho messo la locandina di uno degli OAV perché dell’anime principale non ne trovavo una che non mi sembrasse da porno.
Anyway, Liliane è bellissima. (Hiro è il tappo moro – still love you, Hiro!).