Dreaming Mary

[Videogioco side scrolling] [Non E’ Horror No Certo] [Tendente all’astratto]

☆ ☆ ☆

Yoh!
… Sì, già di ritorno. Sta quasi diventando un’abitudine. Non potete capire il mio sbalordimento.
Evvabbé, finché dura fa verdura. (?)
L’ultima volta ci siamo presi una piccola deviazione manga e, garantito, recensioni – magari un po’ più recenti e corpose – sui manga torneranno pure, in futuro. Tuttavia ho la tendenza a leggere manga lunghi quanto Le mille e una notte (MAGI AH AH AH) per cui se ne parla per un futuro non molto prossimo.
Anyway, oggi torniamo ai videogiochi. <3 Mica per altro, ma se continuo a scaricarne/giocarne 25 al giorno non finiamo più-.
Mi rendo conto che, negli ultimi tempi, ho recensito solo giochi tradotti da Vgperson… il che non è proprio un male – dato che questi mesi ci sono state uscite muy buene Wadanohara ad esempio – ma di mio, che seguo volentieri anche il fandom inglese, vorrei proporre creazioni meno famose ma altrettanto meritevoli. Quest’oggi, perciò, parliamo della prima e recentissima release del team inglese Dreaming Games… Ovvero Dreaming Mary! *O*

Dreaming Mary è un videogioco indie sviluppato interamente con l’RPG Maker VX Ace Lite (a quanto dicono gli autori, è stato passato nell’Ace solo per cambiare font/criptare l’archivio delle risorse) e, se non fosse per un paio di dettagli, neanche sembrerebbe che sia stato creato in un ambito “ristretto” come può essere il Lite. Stavolta non è un… “classico” RPG come gli altri da me recensiti finora, ma parliamo di un gioco side-scrolling – in sostanza, le mappe si sviluppano in senso laterale piuttosto che essere viste dall’alto. E’ un giochino breve, una volta imparati tutti i passaggi lo si può completare in dieci minuti. Si presentava con l’attraente promessa di grafica e musica del tutto originali e personalizzate.
E’ il “racconto di un sogno”.
A vederlo, è molto… rosa. Tutta la grafica è sui toni del rosa, in una gamma che va dal rosa ciliegio al viola. La protagonista è tutta rosa, con capelli vaporosi e un’ampia gonna rosa a pois bianchi. Gli altri personaggi sono tutti pucciosi animaletti dal design tondeggiante ispirato ad Animal Crossing.
Insomma, c’è tanto rosa. E sembra tutto fluffoso.
Gli autori giurano e spergiurano che non è un gioco horror.
Ci fidiamo?
No, ovviamente.
Perché… come qualunque RPG che si rispetti, anche questo presenta la Trollata del Giorno – che, da parte mia, ritengo sia anche l’elemento che più valorizza il gioco: l’horror a sorpresa.
Ma solo se proprio ce lo si vuole cercare, eh. <3
Ci sono quattro ending, di cui uno con variant, e quando si gioca qui si può scegliere di prendere due strade.
Una è quella rosa e caramellosa che può condurre al true ending. Non ci sarà nulla di COSI’ strano… tranne verso il finale, in cui – di fronte ai Pucciosi Animaletti di sopra ridotti a fantasmi lampeggianti in bianco e nero/cinghiali psicopatici – si comincerà a pensare che forse il rosa è solo di facciata. Per concludere con un favoloso True Ending… alquanto creepy che oggettivamente è un bad end. Andate a fidarvi del rosa, voi.
Altrimenti potete prendere La Seconda Strada, quella meno rosa, ma più soddisfacente; svelerà… l’intera trama, permetterà di esplorare tutte le zone del gioco e di ottenere un good ending molto più meritevole – che, tra l’altro, sembrerebbe il vero “true ending”.
Ma nessuno stupore. Mary sta sognando. Ma, quando si sogna, ci si potrebbe pure imbattere in un incubo.

Ovvero, a seconda di quale ending si decide di perseguire, sarà come giocare a due diverse versioni del gioco.
Questo è un sogno. Mary si vuole svegliare?
O andare sempre più a fondo nel suo sogno?
Il gioco tende all’astratto, la maggior parte delle cose sono lasciate alla libera interpretazione… in tre ending su quattro. Nel good ending vengono forniti abbastanza dettagli per comprendere cosa diamine stia succedendo, nonostante varie parti rimangano comunque oscure, lasciate alla fantasia.
Nel riassunto della trama qui sotto ho raccolto tutte le informazioni che si ottengono nell’intera giocata – perché già che c’ero sono andata a farmi tutti gli ending e la modalità bonus à.à -, ma vi presento la route del good end.

Mary è una bambina che ama sognare. Ha il potere di creare i mondi che preferisce nei suoi sogni – sì, vabbé, questo lo fanno tutti, direte voi; nnnì, nel suo caso si intende qualcosa di più… profondo xD – ma un bel giorno – o forse no – il suo sogno si plasma da solo, conducendola in un luogo che, a detta degli abitanti, non visitava da molto tempo.
Una volta qui – anche se prima è necessario armarsi di fiore che si trova in camera sua e di chiave che si trova nel cioccolato (uh… sì) – Mary potrà incontrare dei suoi vecchi amici; una coniglia (?) che fa la cameriera, Bunnilda, un pinguino appassionato di lettura, Penn Guildel, una volpe che fa la signora di classe (?2) seduta al… ehm… bar del castello? Diciamo così. E c’è pure Boaris, un cinghialoide che si rivolge in termini molto affettuosi a Mary e, fra mappa isolata, musica d’improvviso tesa e luce scura, ha tipo scritto in fronte “MUAHAHAHAH SONO IL KATTIWO”. (Peraltro, sì, lo è, ma ne parliamo dopo…)
Il gioco si divide in varie “fasi” e le prime sono ripetitive; si deve andare dagli amici di Mary e aiutarli con le richieste, poi passare da Boaris che funge da “giro di boa”, suggerendo di continuare a giocare… alla terza, ci dirà che è il momento di andare più a fondo nei sogni, ma per farlo occorrono tre “semi” che possiedono gli amici. La meccanica è circa la stessa… tranne che, qualora non si riesca a superare la sfida di turno, l’animaletto prenderà un petalo dal fiore della bambina… esibendosi anche in facce psycho che, in generale, traumatizzeranno o lasceranno alquanto perplessi. (Oppure vi sentirete traditi e ingannati. Ecco, io mi sono sentita tradita.). Poi anche Boaris si offrirà di dare un seme… ma lui chiederà direttamente il petalo in cambio.
Se volete il true ending, procedete. Altrimenti, prego, continuate la lettura.
Ora supponiamo che Mary, da brava bambina, abbia esplorato proprio bene la zona imbattendosi anche nella stanza segreta. E supponiamo che, sempre da brava bambina, abbia toccato la boccia del pesciolino, distruggendola. E magari, seguendo l’indizio, sia corsa dietro al pesce che è volato in camera sua, abbia toccato il quadro e…
Bum! Benvenuti nell’Incubo, da me più simpaticamente chiamato creepy rooms. La grafica è ben meno rosa e attraente, sulle pareti c’è quel che potrebbe essere sangue o forse no ed è straordinario quanto Mary sembri fuori posto, con quel suo faccino rosato e il sorriso imperturbabile.
A patto di non essersi scordati la chiave – e nemmeno di lasciarla lì – Mary potrà esplorare le restanti stanze, sempre più dark, e trovare indizi per le ultime quest con gli animali *una si può risolvere SOLO guardando qui, ma anche se si perde il seme lo cedono comunque. Anyway, si suppone che almeno la prima volta qui ci si entri… prima di incontrare Boaris, sì. A livello di trama non cambia nulla, ma poi c’è un bug che impedisce di entrarci xD*. Quando si rientra DOPO aver ottenuto i semi dei tre amici e si è fanculizzato Boaris, si noterà che l’ambiente è diventato ancora più cupo e desolato, con voci inquietanti in sottofondo che cantilenano Sta arrivando per te. A questo punto sarà meglio trovare molto in fretta tre chiavi, necessarie dopo, e poi darsela a gambe, dato che appunto c’è qualcosa in arrivo. Per sicurezza, il gioco stesso suggerisce di correre sempre, che non si sa mai.
Dopo vari giri che implicano salti nei quadri (sì, so cosa state pensando e dopo diciamo due cose) e fughe dal Boogieman disegnato male, si arriverà finalmente davanti ad un albero… e dentro l’albero c’è una porta. Somiglia a quella che voleva far aprire Boaris, ma ha un aspetto più tranquillizzante. E grazie alle tre chiavi, Mary potrà aprirla…
… ritrovandosi d’improvviso nella sua vera stanza, povera e mal tenuta; Mary non è più tutta rosa, ma ha vestiti scuri, dimessi, e pare davvero triste – oltre che un po’ smunta.
Qui si ha la conferma che i tre amici rappresentavano delle bambole da lei possedute, appunto i suoi compagni di gioco e… soprattutto, sia l’ultima “rivelazione”: Mary è chiusa nella sua stanza, ed è stato il padre a chiudercela. Ma usando la chiave – l’ho detto di non lasciarla lì -, be’, potrà finalmente uscirne.
E dopo mi auguro sia fuggita a gambe levate.

Perciò, che dire?
Le informazioni certe che abbiamo sono poche ma abbastanza indicative. Mary era stata rinchiusa nella sua stanza dal padre; per sfuggire alla realtà, passava il tempo sognando un mondo più piacevole. Però in quel sogno c’era anche la possibilità di salvarsi grazie al suo potere, per cui…
Il resto è lasciato alle interpretazioni. All’inizio – e alla fine, se si ottiene il good end – si assisterà ad un monologo; non si sa chi è a parlare, ma questo qualcuno parla dell’esplorare i sogni, vuole “salvare se stesso e Mary” e si augura che, se non ce la farà, Mary possa salvarsi da sola. Questo dialogo, inoltre, hinta l’importanza della chiave.
Bene, ho analizzato ciò che di concreto la trama ci dice e tutti i dettagli che gli autori hanno sapientemente infilato tramite indizi e simbologia – che sta un po’ ovunque, basta guardarsi bene intorno – per concludere con un’interpretazione, credo, abbastanza vicina alla realtà.
Il dialogo iniziale/finale è della madre di Mary, cui si accenna anche un’altra volta durante il gioco; la madre cercava di fare la stessa cosa, trovare nel sogno la chiave per fuggire. Tuttavia, dato che Mary è stata stata abbandonata a se stessa, la madre deve essersi… “persa” come temeva.
D’altronde il concetto fondamentale del gioco, la cosa su cui si basa anche il true ending, è… Se affoghi nei sogni, essi non si realizzeranno mai. (E io mi sono sentita un genio perché l’avevo pensato all’istante, poi ho letto che l’autrice confermava Yumekui Shirokuro Baku tra le cose che l’avevano ispirata per il gioco, LOL.)
Tutti i personaggi rappresentano qualcosa. Il pinguino, che è il più “tranquillo” dei personaggi (nonché l’unica cosa che dà qualche indizio circa il good end) rappresenta sia il pupazzo a forma di pinguino, sia lo zio della ragazza – nominato sul finale, viene detto che lo zio si chiama Gwendel e che il nome del pinguino deriva dalla fusione di quello e penguin) -, inoltre era lo zio ad inviare i pupazzi alla bambina.
Boaris – e mister pastrocchio/uomo nero – … sono abbastanza sicura rappresentassero il padre. Il padre è la “figura antagonistica” di questa vicenda, e nel sogno/incubo appare altresì, anche se con diverse forme. Inoltre Boaris si rivolge a Mary con termini davvero molto sdolcinati, vuole avere un petalo del suo fiore dandogli in cambio il suo seme e vuole farla sua– no, sul serio, nel true ending dice “now you’re mine”. Che cacchio. ò_ò; Perciò credo che l’interpretazione generale sia quella che segue, anche se piuttosto infelice: la madre di Mary e lei stessa venivano abusate dal padre. La madre, che ha lo stesso potere di Mary, ha cercato un modo per scappare nei suoi sogni… tuttavia è andata troppo a fondo, rimanendo imprigionata. A quel punto, visto che ne aveva già persa una, il padre ha deciso di chiudere a chiave la bambina per essere sicuro non tentasse la fuga.
E poi sta al giocatore decidere se Mary morirà nel suo sogno, andrà tanto a fondo da finire prigioniera nel suo incubo oppure potrà scappare.
Ed ecco qui perché la catchphrase è “Se affoghi nei sogni…”: simbolicamente, la VERA differenza fra queste scelte è che… si decide se rifugiarsi nelle fantasie ignorando qualunque altra cosa – ma tanto i problemi vengono a prenderti – oppure se affrontare i problemi, per quanto spaventosi e per quanto le possibilità di farcele siano davvero molto basse.
Non mi soddisfa che un bad ending venga spacciato per true, ma la simbologia che sta dietro ad un giochino così piccino picciò è davvero gradevole e ben studiata. Mi sono divertita molto a girare ogni possibile stanza e provare tutte le combinazioni per vedere quali tasselli del puzzle fossero stati disseminati in giro.

 

Dreaming Mary (Pink)

E’ tutto… così… rosa…

Dreaming Mary (Creepy room)

… o forse no. Scherzavo.

 

Uh, la trama credo non abbia bisogno di ulteriori analisi, che genere sia credo si capisca abbastanza. xD
Iiii personaggi, invece… è difficile parlare dei personaggi, in quanto tutti sono incarnazioni di cose “esterne” e, alla fin fine, non è che facciano/dicano tutte ‘ste cose. Tuttavia li ho trovati gradevoli; non sono personaggi molto approfonditi, ma in un ambito del genere va bene così. Sono “figure”.
Però ho trovato piuttosto carino, nonché scaltro, che l’atmosfera stessa delle loro stanze, i colori, la musica, lasciassero intendere con che tipo si aveva a che fare. xD *Insomma, l’ambiente stesso in cui si trovano aiuta a caratterizzarli.*
Boaris ha DAVVERO scritto in fronte “SONO IL KATTIWO AH AH AH”. Oltre al fatto che la sua nauseante mellifluità risulta più inquietante di minacce di morte e quant’altro, c’è pure da notare che, se gli si rifiuta il petalo del giglio, tira fuori delle facce… come dire… x°D Ah, poi rispetta la Regola Dei Videogiochi N°25 (?): gli occhi rossi sono un brutto segno.
Mary… per tutto il sogno, non apre bocca. E’ possibile dare alcune risposte, ma sono tutte circoscritte a Sì/No/Non lo so.
Tuttavia, quando si sveglia, è direttamente lei a parlare. E un suo “Mi chiedo se qualcosa è cambiato… no, chi voglio prendere un giro.” mi fa pensare che, in realtà, fosse ormai davvero incupita e senza speranze. Non credo che di suo fosse una “testa vuota”, anzi xD il voler affogare nei sogni nasceva solo dalla disperazione. Comunque sia, mi ha dato l’impressione di essere dolce, ma non stucchevole, a dispetto del rosa infinito del sogno.

Ora, due paroline sulle ispirazioni.
Già in partenza c’era una dichiarata ispirazione ad Ib e Yume Nikki, oltre che Puella Magi Madoka Magika; in seguito, ha specificato anche Yumekui Shirokuro Baku, qualche accenno ad altri giochi…
Ovviamente si tratta, appunto, di ispirazioni; l’autrice ha “colto” varie idee qui e là, le ha integrate nel suo modo di fare e le ha proposte in un modo fresco che ricorda vagamente a chi ci si è rifatti – come tributo – e si pone comunque come novità.
Per dire, il dettaglio più palese riguardo Ib è il fiore che, all’apparenza, fa da contatore vita. Beh, no; il fiore in realtà serve solo come condizione degli ending – una delle poche cose che quelli di Ib non fanno… sssì, c’è il bad side ending col furto della rosa rossa, lì, ma qui parliamo proprio della quantità dei petali – e poi è carino sullo schermo. (?) Scherzi a parte, è più simbolico, come tutto. In questo caso, rappresenterebbe purezza e innocenza – e il fatto che Boaris voglia rovinare la sua purezza in modo inappellabile, dato che il petalo per ottenere il seme si deve consegnare per forza, dovrebbe indurre a, ehm, riflettere.
Anche se ammetto di non aver capito come abbia influito Madoka. òwò *Sarà che non l’ho visto, ma… forse che sembri tutto puccicaramelloso e invece salta fuori roba creepy? Ma anche Wadanohara che era sempre listato fra le fonti di ispirazione ci gioca pesante…*

 

Dreaming Mary (Bunnilda)

Verso il finale alcuni minuscoli indizi visivi potrebbero indurre lo spettatore a porsi qualche domanda circa la reale pucciosità degli amichetti pelosi.

 

Il gameplay è seeeeemplice, scorre via come l’olio; già da quello che ho detto su, si è intuito che non bisogna fare molto più che risolvere qualche piccolissimo puzzle proposto dagli amici. L’unica cosa che tutti hanno notato al riguardo è un piccolo fastidio: a volte interagire con gli oggetti è difficile, dato che si può fare solo da determinati punti – e magari non esattamente quello che si andrebbe a controllare per logica. Da parte mia, confermo che, sì, è scomodo e potrebbe impedire di accorgersi subito di alcune cose… però so anche che il Lite mette un limite di dieci eventi per mappa, quindi purtroppo immagino che l’autore non abbia potuto fare altrimenti. °A°’ Tuttavia è fastidioso ma non davvero d’impedimento, una volta trovato il punto giusto si può far tutto.

 

Dreaming Mary (Kamehameha)

Avete mai sognato di sparare un’onda energetica ai mostri rompipalle che inseguono nei videogiochi?
La casa consiglia la modalità bonus di Dreaming Mary!

 

La grafica e la musica, come detto su, sono del tutto originali.
La grafica è piuttosto carina – certo, dipende se tollerate il rosa o meno xD a me non piace, ma la grafica oggettivamente era fatta bene – e, anche laddove non è tutta rosata, rimane comunque da colori pastello/soft, che richiamano atmosfere rilassanti. E’ riuscita in pieno a dargli un effetto dà “sogno perfetto di una bambina”. Gli ambienti creepy, poi, be’… sono decisamente creepy, sì. Non è un gioco horror no
Quando poi si torna nella “realtà”, si passa dalla pixel graphic a disegni tradizionali. Il contrasto sogno/mondo reale è netto, immediato; quello stile di disegno e le colorazioni, poi, concorrono nel rendere l’impatto della realtà ancora più… come dire, brusco? xD Srsl, è quasi deprimente.
Inoltre l’autrice è piuttosto brava a disegnare, quindi anche le immagini in-game – soprattutto il video del good ending – sono alquanto gradevoli.
La musica… i brani sono meglio di quanto mi aspettassi, direi. Però, su, se uno va a sbandierarti musica personalizzata esigo almeno qualcosa di carino <3
Hanno addirittura composto una canzone in giapponese che servisse da ending theme, Nightmareish. E’ carina – anche se spero il testo l’abbia scritto qualcuno che SA il giapponese. – ma devo dire che la voce della cantante non mi piace granché °_°’. *Anche se non è stonata, questo no*
Tra l’altro, questo è uno dei giochi in cui vengono dati indizi AUDIO, quindi è decisamente meglio non mettere il muto. Specie perché altrimenti la porta della stanza segreta è un po’ improbabile trovarla.
Ottimo anche l’utilizzo per calcare sull’atmosfera, la parte in cui si sente is coming is coming è molto… x°D *Poco carina*

Bene, concludiamo.
Il gioco è alquanto carino e, considerando che è stato sviluppato con il Lite e tutte le sue limitazioni, un gran lavoro. Anche se è semplice nel gameplay, tutto il resto -, la storia, gli ending, la doppia faccia – lo rendono un piacere da giocare. La grafica/musica personalizzati, poi, danno ancora più valore.
Perciò, se volete impelagarvi in gioco oggettivamente molto facile in cui la cosa principale da fare e guardarsi intorno e capire cosa vi si vuol dire – e non solo a parole – allora sì, questo potrebbe piacervi.
Se non siete tipi da astrattismo o da cose troppo veloci, però… uh, forse no. xD Ah, neanche se odiate a morte il rosa. O i pastrocchi che ti vengono appresso.
E io aspetto il prossimo che hanno annunciato, Blue Dreams-

E ora vi saluto.
No, non ho francamente idea di cosa recensirò poi. So solo che ho una lista piuttosto corposa x°D
Bye!

 

Dreaming Mary (Title screen)

Dreaming Mary dai Dreaming Games.
Originale in inglese.
[Download (Eng)]