Standstill Girl

[Videogioco RPG] [Fantasy] [Alla ricerca della felicità perduta (?)]

☆ ☆ ☆

Yohooo!
[Nota Bene: il prossimo paragrafo è dedicato agli affari miei che sicuramente interessano i miei aficionados ma, se non siete fra questi, non sentitevi in colpa e passate pure alla recensione!]
Ora, io avevo un piano geniale. Suonava qualcosa tipo: bene! appena ho finito il trasferimento delle recensioni sul blogghetto nuovo, scrivo subito subito un’altra recensione. Ma dev’essere di qualcosa di figo, qualcosa che sia importante per me.
E sapevo anche cosa fare: recensione a qualcosa di figo? Ib, che non l’ho mai recensito ed è uno dei miei favourite all-time!
Bon. Avevo perfino iniziato a scriverla su carta e stava venendo lunghiiiissima.
Due giorni dopo aver finito il trasferimento, il mio computer mi ha dato il lungo addio. E quindi altra lunga pausa di due mesi. Fucking fuck.
Ma orrrra abbiamo un altro computer a casa, quindi posso. e___e
[/Fine spazio sulla mia vita]
Quindi oggi recensirò Ib?
No, ovviamente. Recensirò Standstill Girl perché mi è tornato in mente, ci ho ri-giocato, ho battuto il boss finale al primo tentativo e mi sento una dea. (?)
Prego, seguitemi!

Standstill Girl (停滞少女 | Teitai Shoujo) è uno gioco RPG… fantasy, direi, sviluppato con l’RGP Maker 2000 da Sky Scraper Project (mio buon signore, che bel nome!). Traduzione di Vgperson come al solito e, per la verità, è stato pure uno dei primissimi giochi da lei tradotti – infatti io ci ho giocato la prima volta… quanto, tre anni fa? E mi era anche piaciuto un sacco, per carità!
Quindi, perché non l’ho recensito prima?
… la verità? I boss mi avevano traumatizzata. All’epoca non ero ancora, come dire, troppo skillata con videogames e i boss di questo gioco – che sono oggettivamente non facili – mi avevano dato un bel daffare. Soprattutto quello finale, per cui avevo impiegato un pomeriggio buono (e qualche trauma sempiterno) – a mia discolpa posso dire che NON mi aspettavo una battaglia in quel momento.
Qualche giorno fa, però, mi è tornato in mente e l’ho rigiocato. E posso dire che è daaaavvero un bel gioco e che… *guarda le unghie con aria di sufficienza* battere buona parte dei boss, finale compreso, al primo tentativo è stato alquanto… soddisfacente. <3

Dov’è la felicità, per te?

Tutto comincia un bel giorno (?) nel Paese del Tempo… in una graziosa città medievaleggiante, detta Shadeling Town, popolata di piccoli blob – gli shadeling, appunto. Gli unici due esseri umani sono Alice, la nostra protagonista – una bella biondina vestita gotica che si spaccia per kuudere, ma dopo due minuti è abbastanza chiaro sia una tsundere che parla poco – e Tiska, un puccioso shotino. Ha pure il cappello con le orecchiette da gatto. E il fiocco al collo. Il fiocco. Si vede solo nel battler ma dio, io stavo facendo la battaglia finale e pensavo a quanto questo qui fosse puccio. Dicevamo. Poi ci sarebbe anche Gulinello, che è sì uno shadeling ma sta sempre appresso a Tiska.
Tiska è il… guardiano, diciamo così, di un enorme orologio presente nel più maestoso palazzo di Shadeling Town. Come si può evincere dal suo essere proprio grosso, ha anche un ruolo di rilievo e non solo per l’arredamento del palazzo o come notevole esemplare di architettura locale: l’Orologio controlla il tempo stesso nel Paese dei Vivi – ovvero il mondo normale, sì.
Giusto per fare un po’ di infodump mitologici, pare che Dio abbia creato il Paese dei Vivi, poi quello del Tempo per mandarlo avanti; come ultima cosa ha creato Ordine per vegliare su tutto. Infine, se n’è andato a dormire.
Sì, servirà a qualcosa dopo. à_à
Aaad ogni modo. Il giorno della nostra storia, l’Orologio si… inceppa. E le lancette spariscono, spezzate e disperse nel Paese dei Vivi – ora costretto a stagnare, in quanto il tempo si è fermato.
Tiska non può muoversi perché deve riparare prima l’interno dell’Orologio, e andare a cercare le lancette lo rallenterebbe molto. E qui, e qui, è dove entra in gioco Alice. (E il giocatore. Ah ah, battutona-).
Nonostante Tiska la preghi di evitare la scampagnata che il Paese dei Vivi, quando il tempo è fermo, diventa un posticino pericoloso (gli shadeling se ne strafottono e vanno a farci le vacanze… no, dico sul serio, l’hanno pure sponsorizzato sul giornale cittadino), Alice parte in quarta alla ricerca dei frammenti delle lancette… d’altronde, mai in vita sua questa ragazza potrebbe fare ciò che Tiska le ha esplicitamente chiesto.
E così, via, alla ventura! Il gioco non è molto complicato e non ha nemmeno troppi dialoghi: per la maggior parte del tempo non si farà altro che passeggiare per le cinque diverse aree e pestare qualsiasi Cicatrice del Tempo *ovvero mostri a caso* ci capiti a tiro.
Ovviamente, però, a guardia di ogni frammento c’è una Cicatrice più grande… e una peculiarità: prima di sconfiggerle, Alice assiste a delle… piccole scene. Scene recitate da persone fantasma, come se stesse assistendo a dei ricordi di tanto tempo prima.
Dopo averne menate un paio, Tiska le spiega l’arcano: le lancette le stanno mostrando il suo passato. Perché chi vive nel Paese del Tempo, per rimanere lì, deve pagare un unico prezzo… perdere il proprio passato e futuro, le memorie e il nome. D’altronde, in un paese fuori dal flusso del tempo, non si potrebbe avere un io ero o io sarò. L’Orologio porta via ogni cosa per poter ricominciare. Ma una volta che le lancette si rompono, ci si può ritrovare… certo, la domanda è un’altra: lo SI vuole fare? Sei sicura di voler conoscere il tuo passato, Alice?
La storia dell’altra sé che vede Alice, per la verità, non è molto complicata.
Vede una ragazzina, Chronola, che viene… cosa, venduta? Ceduta? Non è ben chiaro; si sa solo che sua madre l’ha lasciata portar via dai mercanti di schiavi perché lei non poteva più mantenerla.
Chronola poi viaggia su un treno chiusa in una minuscola gabbia – ma con trattamento di riguardo! Gabbia separata, attenzione a non sciuparla. Che ha gli occhi rossi e al mercato potrebbe vender bene.
Dopodiché, arriva a Magnolia, una città enorme e piena di gente ricca, sede del mercato degli schiavi. Laggiù viene acquistata da un uomo di cui non ci verrà mai detto il nome, ma poco importa… che la porta a casa chiamandola Silla. Il nome della sua defunta moglie.
E anche qui Chronola – o “Silla” – non ha modo di essere felice; l’uomo – forse impazzito per la morte della moglie, o forse no – la tortura picchiandola e ferendola. “Per incidere il suo amore su di lei”, diceva. E lei resisteva, perché lui lo chiamava “amore”.
Alla fine, spinta anche dalla figlia dell’uomo – Quello non è amore. Altre due ragazze sono già morte per soddisfarlo. Tu e loro non siete altro che sacrifici, per lui. – la ragazza ritrova il coraggio, ferisce o uccide l’uomo e scappa dalla città.
Arrivata ad un crepaccio, si ferma. E il seguito lo immaginiamo tutti.
… oppure no. Di lì a poco, nel ricordo, arrivano anche Tiska e Gulinello, anche loro alla ricerca delle lancette dell’Orologio – l’avevano detto che non era la prima volta che si rompeva! – e Tiska, vedendo la ragazza a terra priva di vita, decide di salvarla. Usando i poteri del guardiano dell’Orologio, la riporta in vita e la porta con sé nel Paese del Tempo, un posto dove potrà vivere senza più ricordarsi niente – e così è nata Alice.
(In tutto ciò, Tiska fa anche qualche vago riferimento al fatto che Gulinello avrebbe salvato anche lui allo stesso modo… à_à)
Così Alice ha avuto modo di ricordarsi di tutto il suo passato, di come sia stata Chronola e poi Silla, di come Tiska l’abbia salvata… sì, Tiska, quel disgraziato che si preoccupa sempre per lei e pare un po’ iperprotettivo, ma è tanto caro.
E dato che fra un po’ di background angst qui e un po’ di botte di là abbiamo reperito tutti i frammenti delle lancette, Tiska può finalmente riparare l’Orologio…. no, scherzavo. Quando il ragazzo rimette le lancette e far per riavviare il tempo, interviene… qualcuno. Una voce che li interrompe, dicendo che il tempo non potrà riprendere fintanto che rimarranno delle contraddizioni.
Tizia fa la sua apparizione: è Ordine, creata da Dio per tenere tutto sotto controllo in sua assenza, e prende MOLTO sul serio il suo lavoro. Siccome è una gran bastarda burlona, si presenta con l’aspetto che aveva Alice sulla terra, ovvero quello di Chronola.
Una volta arrivata spiega che il problema, al momento, è il fatto stesso che Alice sia ancora viva. Lei si è suicidata, accettando un destino di morte già scritto, ma Tiska l’ha salvata… creando così una contraddizione, che agli occhi dell’Ordine è il peggiore dei peccati. Tiska, quindi, dovrà essere punito per ristabilire l’ordine.
Occhio, qui arriva il branch degli ending. à__à Volendo supporre stiate puntando al true ending, Alice va a farsi una chiacchierata con Tiska… dove il ragazzo le racconta il suo, di passato. Anche lui era stato salvato dalla morte da Gulinello, il precedente guardiano dell’Orologio… che, come punizione, ha perso aspetto/forma/memoria. Tiska ha sempre convissuto col senso di colpa per “avergli portato via ogni cosa”, quindi afferma che, in realtà, il suo gesto nei confronti di Alice non era affatto disinteressato: voleva solo espiare la sua colpa. “Hai davanti a te il più grande degli ipocriti. Un enorme idiota che ha cercato di sfruttare il dolore di una ragazza per i suoi scopi egoistici.”
… sì, questo lo dice Tiska che passa tutto il gioco a ripetere “non voglio che tu ti faccia male”, “ho paura che il tuo passato ti ferisca”, “non usare il death-warping, lo so che è più comodo ma non ti devi far pestare di proposito” e ti cura se hai anche solo UN ps di meno. Tiska, capisci che sei poco credibile.
Bon, si passa quindi al… ehm, possiamo dire il giorno dopo in un posto dove il tempo non esiste? Vabbuo’, un indefinito “dopo”… alla sentenza. Per arrivare al posto dove si tiene il “processo”, ovvero l’Inizio del Mondo, Alice dovrà attraversare il Passaggio per chi Passa (che, in originale, pare si chiamasse semplicemente Passaggio per Chi Sta Per Morire. Giochi di parole arguti come sempre, Vg), ovvero un delizioso dungeon di ghiaccio sospeso fra le stelle… qui, Alice ha modo di riflettere. Il dungeon è costellato di frasi come Lui ha finito col trovare la sua felicità in te.
Quando si arriva di sopra, dopo le solite frasi di circostanza di Ordine che si rivela sempre più simpatica come un cactus nelle mutande, anche Tiska fa il suo ultimo discorsetto. Ringrazia Alice, dice che piuttosto è stata lei a salvare lui. E dice che la ama.
… ora, sempre posto che stiate sulla strada per il true end, Alice attacca Ordine all’ultimissimo momento, fermandola. E sfidandola. La conclusione è: se la scelta è fra la sua morte – senza possibilità di ritorno – o che Tiska perda se stesso, beh… nessuna delle due, grazie. Se non può essere in un modo o nell’altro, allora distruggi tutto.
Perché sfidare l’Ordine delle cose e sconfiggerlo, ovviamente, sarebbe uguale al distruggere il mondo partendo dalle fondamenta… ma, arrivati a quel punto, a nessuno importa più.
Qui ci parte la battagliona finale contro Ordine che è un boss rompicoglioni e capite la mia gioia nell’averla seccata subito, la battaglia la combattono in coppia Alice e Tiska e tutto ciò è molto bello. <3
Quando si è legnato Ordine a dovere… e si è gettato tutto il mondo alle ortiche… la vicenda si conclude con Gulinello che parla un’ultima volta. Riflette su come quei due volessero solo essere felici – allo stesso modo di TUTTE le altre persone del mondo, ma la loro felicità fosse… particolarmente difficile da trovare. Non dovranno dimenticarsela, mai. (E poi sparisce perché gli shadeling sono i primi ad esplodere.)
Così Alice e Tiska, dalla cima dell’Inizio del Mondo, stanno a guardare insieme un mondo che finisce – tutte le cose torneranno da dove sono venute, per ricominciare in un modo si spera migliore.
Alice conclude lanciandosi fra le braccia di Tiska e dicendo… “… io ho finalmente trovato la mia felicità”.

Quando le persone sono tristi, cercano la felicità.
E quando la trovano, ne cercano di più.

Standstill Girl (True Ending)

E tutto finì così, pucciosamente, Apocalisse a parte

Bon.
A parte che spero di averla spiegata in modo chiaro che fra blocchi temporali, ricordi, flashback nel flashback ed entità sovrannaturali random mi rendo conto possa risultare un po’ confusa – ma vi assicuro che a giocare è tutto linearissimo – che dire della trama…
Il background di Alice non esplode di originalità, tuttavia esplode di feels. e__e La storiella di Chronola è triste e apparentemente senza via di uscita, dove ad ogni evoluzione le cose non facevano che andare peggio, ma voglio fare due osservazioni in merito:
1. Nonostante questo, non sfocia nel patetico. Non è una storia triste usata come mezzuccio per far commuovere il giocatore, non c’è un sentimentalismo esagerato. Alice ritrova pian piano il suo passato. Se lo studia. E passa oltre.
2. Nonostante le vicende siano quelle che sono, tutta la questione è raccontata con immensa… delicatezza. Nessuna cutscene splatter, ansiogena o che altro, i ricordi sono dei minuscoli frammenti; ci sono pochissime frasi o citazioni che riassumono, in un colpo, sia quello che sta succedendo sia il dolore della ragazza. Più alcuni piccoli dettagli qui e là, come possono essere i nomi dei mostri che si incontrano nei vari dungeon o la dolcezza della musica. Perfino quella dei boss inizia con un… tintinnio di cristalli.
La trama nel presente del gioco, invece… Quella è già un po’ più originale e piuttosto subdola. Fino ad un certo punto, solo alcune frasi sibilline di Tiska avrebbero potuto far pensare che gli eventi avrebbero preso una piega… particolare, non mi aspettavo certo che tutto sarebbe stato incentrato sul passato di Alice; quello che non mi aspettavo SUL SERIO era si arrivasse addirittura a buttar giù tutto il mondo per poter ricominciare. x° Un finale agrodolce – che alla fin fine è un inizio e non si sa neanche se poi le cose andranno bene o male -, ma perfettamente coerente con il resto del gioco e con i suoi due piccoli idioti protagonisti, visto che nessuno dei due potrebbe mai accettare di stare senza l’altro. (Anche se Tiska per capirlo ha avuto bisogno di una bella strigliata).
Pensavo giusto che ci sarebbe stato bene anche qualche approfondimento su Tiska: okay, sappiamo che Gulinello l’ha salvato.. ma da cosa? Anche lui era finito al mercato degli schiavi, che ha gli occhi rossi? Certo, nella biblioteca c’è un libro che racconta di una strana morte… Sospetto volesse essere un modo losco per mettere qualcosa anche su di lui, ma non ne sono troppo sicura. °A°

Un’altra piccola cosa. E’ una di quelle occasioni in cui non è troppo difficile vedere una “morale” nel gioco e che l’autore l’abbia fatto di proposito. E tuttavia… e tuttavia, non è una morale “forzata”; anche se è un argomento su cui il gioco ci batte tanto, lo fa in modo del tutto naturale e nei momenti più adeguati. O meglio, sono i personaggi stessi ad aver bisogno di parlarne.
Mh? Quale sarebbe questa morale? Che è giusto andare a cercare la propria felicità costi quel che costi, direi!

Non ci sono molti personaggi, ma quelli che abbiamo fanno parlare tanto di sé!
Alice inizialmente passa per la tipica protagonista RPG che Non Parla Mai… poi si capisce che no, è proprio una cosa di natura. x° La parola migliore per definire Alice è… coraggiosa. Abbastanza coraggiosa da attraversare il mondo fermo per aiutare Tiska recuperare tutti i frammenti delle lancette – sebbene l’avessero messa in guardia dai pericoli, abbastanza coraggiosa da affrontare il suo passato… e accettarlo una volta per tutte; abbastanza coraggiosa da attaccare Ordine perché un mondo senza Tiska non si può fare perché le sta proprio sulle balle. Se Chronola era una ragazzina triste, Alice è diventata una ragazza forte.
Poi ha quel suo modo di rispondere così semplicemente tsundere che… “Nope nope“.
Quell’altro pirla di Tiska, invece. Come si sarà sagacemente evinto dal resto della recensione, ho deciso che lo amo. (?)
… in realtà credo di essere stata cristallina sul suo carattere. Iperprotettivo e con la brutta tendenza a prendersi la colpa per cose in cui non c’entra niente. Tiska, giusto un favore personale: sta’ zitto e sii felice.
In tutto ciò, anche gli shadeling per essere dei cosi senza sentimenti né ricordi sono… alquanto simpatici. x°

 

Standstill Girl (Tiska declaration)

Quest’immagine l’ho ribattezzata “TIska CAZZO”. No, giusto per farvi sapere.

 

Il gaaameplay… la verità, a livello teorico, non è un gioco complicato. Bisogna solo legnare i mostri e aumentare il proprio livello – a mano. Dopo ogni battaglia si guadagnerà della Forza che si potrà usare per aumentare vita, potere e agilità. O per comprare cose al negozietto.
In ogni ambiente ci sono tre mini-boss da affrontare per indebolire l’ultimo, che altrimenti risulterebbe OP, e poi si passa a lui. Più altri mini-boss opzionali che se sconfitti droppano SEMPRE qualcosa, e cinque shadeling da sfidare che non danno Forza ma dei piccoli premi.
Puzzle, a memoria mia, ce ne sono due in tutto il gioco… che poi non sono neanche puzzle veri e propri: sul un treno bisogna prima trovare le chiavi delle gabbie per poterle aprire e battere così uno dei mini-boss – e sta semplicemente in fondo al treno; in un altro dungeon si può abbassare una leva per far defluire dell’acqua, permettendo così di arrivare ad uno dei boss opzionali. Fine.
Che dite, così non è troppo facile? Maaa no, tranquilli! La cosa viene compensata dalla difficoltà dei boss e dal sistema di battaglia. Perché in questo caso si hanno a disposizione solo cinque slot – 5. Ho detto 5. – dove mettere, tutto insieme: attacchi, magie curative, fuga, difesa e oggetti da usare. L’unico slot separato è per l’equipaggiamento, solo UNO alla volta. Capite che bisogna studiarsi l’attrezzatura da battaglia bene PRIMA e a volte si è costretti a fare dei sacrifici. e_e *Personalmente credo di aver usato molto poco Fuga e Guardia. Ma io preferisco le tattiche di sfondamento.*
I boss sono difficilotti ma, se si fa tutto con calma e non si salta di palo in frasca – leggasi: si fanno anche tutti i boss opzionali e non si fugge mai da una lotta – sono comunque fattibili, perfino Ordine. Anche se forse per lei andare alla cieca potrebbe portare qualche piccolo imprevisto… x°

La grafica è adorabile. ewe Okay, sarà che ho un debole per le robe pixellate retrò – d’altronde è stato fatto con il 2000 – e per le casette a graticcio tipiche di ogni cosa medievaleggiante che si rispetti, le mappe comunque sono funzionali e ricostruiscono delle città sensate. (L’autore non ha dimenticato di farci droghieri, bar… ostelli. Tutto quello che serve) Alla prima giocata nell’ultima città mi ci perdevo, ora posso dire che le strade sono abbastanza logiche. x° *E che niente è DAVVERO imboscato*
Alice e Tiska sono caruccissimi e il battler di Tiska DIO SANTO TISKA PURE IL FIOCCO- sì, dicevo. L’illustrazione finale, poi, mentre stanno a puccioseggiare con sotto i fuochi d’artificio della fine del mondo, è così evocativa. (Non si riesce neanche a sentirsi in colpa per aver appena manomesso il pianeta.)

 

Standstill Girl (City)

Casette carine

 

Standstill Girl (Last Battle)

Shota shota burning night- E state tranquilli che due secondi dopo la stronza non aveva più tutti gli LP e__e

 

E le musiche. Ah, Dio, le musiche. Non so come avessi fatto a non accorgermene alla prima giocata, davvero, ma le musiche sono fa-vo-lo-se. E dire che non ce n’è nessuna personalizzata, eppure l’autore è stato bravissimo nel reperire e abbinare tutte le musiche più adeguate – e strappalacrime, quand’era.
Tante musiche con tic tac e tintinnii di sottofondo, cose dolci e cose dolcemente malinconiche.
Amore assoluto per Land of Time: Time Core e soprattutto The Worst Hypocrite, che è la OST di Tiska. à__à

 

Bene, in conclusione.

… questo gioco mi è piaciuto quando l’ho giocato la prima volta, e a rifarlo anche di più. Mi ha fatto fare un paio di ragionamenti sulla felicità, ecco. à_à

Narrava la leggenda che fosse difficilino, e in effetti così era – ma non troppo se lo si affronta come si deve. In compenso quello che si ottiene ripaga di qualsiasi eventuale fatica. Si riderà ai danni di Tiska, si guarderanno male i boss, ci si commuoverà per i ragionamenti di Alice mentre corre a salvare quell’idiota del suo fidanzato wannabe. Il tutto accompagnato da grafica retrò che fa sempre la sua porca figura e musiche mooolto piacevoli.
Riassumendo: giocateci. No, sul serio. ewe
Alla prossima!

 

ss title screen 1

Standstill Girl da Sky Scraper Project.
Originale in giapponese.
[Download (Eng)]