Epic – Il mondo segreto

[Film d’animazione] [Fantasy + Azione] [Scenografia Paua]

☆ ☆ ☆

Qualche tempo fa, in un posto lontano lontano – al di là delle colonne d’Ercole, là nelle acque… No, momento.
Quando ancora abitavo in quel della Sardegna, un giorno, ebbi modo di andare al cinema con certa gente per vedere un certo film d’animazione. Certo film di cui non sapevo niente, se non che c’era roba in miniatura e la grafica pareva figa forte – sebbene fosse CG, e io odio la CG. Perciò doveva essere proprio fighissima.
Poi la certa gente non è importante, dunque non ne parleremo.
In seguito, ovvero il mese scorso, mentre io e Soe ci drogavamo di film, ho preso una botta in testa e mi è tornato in mente di colpo questo filmetto. Che mi era piaciuto, mi pareva, ma il finale mi aveva lasciato perplessa.
Quindi è parso d’obbligo ri-darci un’occhiata.
Effettivamente, il finale continua a lasciarmi perplessa. U.U
Ma passiamo ai fatti: il commentino su Epic!

Epic – Il mondo segreto è un film d’animazione (CG) del Blue Sky Studios e rilasciato nel 2013. E’ disponibile anche in italiano, come l’utilissimo sottotitolo lascerà supporre.
Il titolo originale era, pensate un po’, Epic. (Un giorno forse passerà la mania dei sottotitoli. O forse farà prima a conquistarci l’Inghilterra, dunque mai.)
E’ ispirato al libro The Leaf Men and the Brave Good Bugs di William Joyce.
Come genere, direi un semplice semplice fantasy/azione.

* La trama è di una semplicità disarmante, ma prima occorrono un paio di premesse. La foresta *una a caso.* è popolata da due diverse, ehm, etnie. Da una parte, i Leafmen – d’aspetto umano o almeno lontanamente umanoide – che proteggono la foresta e fanno di modo che il continuo ciclo di nascita e fioritura non venga spezzato. Dall’altra, i bogani, che invece sono brutti, cattivi e probabilmente puzzano; bene o male hanno un aspetto umanoide anche questi qui, ma ricordano più degli orchi. Loro rappresentano, invece, la morte delle piante e l’avanzamento della putrefazione.
All’epoca della nostra storia, vicino alla foresta abita una (sotto)specie di scienziato, il dottor Bomba (e si chiama Bomba anche in inglese. Ok) che ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca di questi piccoli esserini per dimostrare al mondo la loro esistenza – ci ha dedicato proprio TUTTA la vita, tanto che sua moglie anni prima aveva preso armi, bagagli e la loro pargola e se l’era data a gambe.
Tuttavia, sempre nel periodo della storia, la buona signora è recentemente defunta, quindi la povera pargola, ormai adolescente, è costretta a (ri)trasferirsi dal padre. Sì, è la protagonista, MK.
Detto ciò. Ogni cento anni, la Regina – l’entità più potente fra i Leafmen – sceglie un bocciolo che diventerà la nuova regina a capo della foresta. Ovviamente è un momento pericoloso, in quanto l’arrivo di una nuova regina implica la defunzione di quella vecchia e, quindi, lasciare la foresta senza la sua protezione suprema per un po’.
Ovviamente2, i nostri buoni amici bogani approfittano proprio di QUEL momento per attaccare, sia mai che per una volta riescono a combinare qualcosa. E dato che questo era solo l’inizio della storia, in effetti ci riescono, e la Regina Tara (che ha con sé il bocciolo) viene ferita a morte.
Nel frattempo, dall’altra parte, MK, mostrando ampia e profonda comprensione e pazienza verso il suo prossimo, decide di darsela a gambe anche lei dopo aver passato ben… ehm… tre ore con il padre. No, il tizio è lo stereotipo dello scienziato imbranato, non è così terribile.
Fra una cosa e l’altra, MK finisce nella foresta per inseguire il cane del padre – un simpatico carlino zoppo – e ritrova la Regina morente. La quale, capendo di aver di fronte la protagonista e che quindi può morire col cuore in pace che tanto ci pensa lei, decide di affidarle il bocciolo (questo implica che protagonista venga rimpicciolita e possa muoversi e pestare come un vero Leafmen, solo che è un po’ poco portata per i pestaggi, quindi si limiterà a salti scenografici).
Ah, dimenticavo, dalla parte dei Leafmen c’è anche il comprimario principale, il generale capo dei Leafmen (Ronin) e il protagonista maschile, Nod, la sua giovane recluta più indisciplinata. Nod e il generale hanno un rapporto di amore/odio (?) con Ronin che si è ritrovato, senza sapere bene come, a fargli da baby-sitter/padre sostitutivo 24h su 24.
… e basta, il resto del film viene passato per mostrare come il fantomatico bocciolo verrà portato nel posto giusto per schiudersi, qualche approfondimento randomico su psicologia e background (molto randomico e molto esiguo) dei personaggi e tante botte.
E sì, vincono i buoni. Naturalmente. Il finale, in realtà, di suo sarebbe abbastanza piacevole…
… se non fosse che per tutto il film è piuttosto hintato uno sviluppo romantico fra Nod e MK, con tanto di bacio verso la fine; solo che MK poi torna umana, mentre Nod rimane in miniatura.
Che cazzo, non si possono mettere ship così palesi, arrivare ad un passo dal traguardo e poi non realizzarle. e__e *Non che li shippassi, ma lascia comunque un senso di… incompletezza. WTF.*

Così come la trama, i personaggi sono piuttosto semplici, adeguati ad un film del genere; ognuno fa il suo onesto lavoro e si fa apprezzare quand’è in scena.
In particolare, il generale Ronin è un figo e Nod è puccio. Anche Tara era simpatica (e piuttosto lanciata, specie con il generale) ed è un peccato sia schiattata tanto presto. Nota: sebbene siano riusciti ad accopparla, la Regina si è difesa anche personalmente fino alla fine, non ha lasciato che fossero solo le sue guardie a fare tutto il lavoro. Anzi, ho come la sensazione fosse quella che pestava di più, lol.
L’unico vero tasto dolente è la protagonista stessa, MK. Protagonista che, di suo, si presenterebbe solo come molto scialba, senza alcuna particolare nota di merito. Solo che nella prima parte del film risulta quasi irritante e fin troppo pretenziosa: piomba dal padre dopo TOT anni che non si vedono, pretende che lui cambi stile di vita e lasci quegli obiettivi che ha inseguito per anni… considerando che l’uomo un po’ svitato lo è e ha perso di vista molte cose importanti, avrebbe anche ragione. Solo, lei pretende che l’uomo cambi all’istante, inalberandosi quando si rende conto che una cosa del genere non avviene proprio dall’oggi al domani – e, quindi, non avendo la pazienza né la voglia di stargli dietro, decide di mollare tutto e andarsene, abbandonandolo a se stesso. Ssssì, durante il resto del film riesce a capire anche il punto di vista del padre, tanto da scusarsi con lui dopo, e il tutto in teoria è voluto – si voleva metterla di modo che sia padre che figlia avessero torto, insomma. Non fosse che anche quando interagisce con Nod sembra si voglia sottilmente intendere che lei sia buona, brava ed educata, mentre lui un cretino. Per carità, Nod E’ un cretino. Solo che, in confronto a (quanto sia impedita) MK, improvvisamente sembra diventare il più talentuoso dei Leafmen. Quindi sì, la scarsa simpatia di MK è voluta, ma non ho capito fino a che punto.

La grafica è davvero piacevole. Parliamo di una foresta e roba in miniatura: ci sono piante viste da vicino, donne-fiori, boccioli ultra-dettagliati, viaggi in alberi cavi, generiche esplosioni di colori e ambientazioni favolistiche, come lo stagno pieno di boccioli da cui la regina dovrebbe scegliere.
Inoltre il film ha tanta, tanta azione, e tutti i Leafmen combattono nel modo più scenografico possibile, con agilità sovrumana, coordinazione perfetta e mosse allucinanti degne dei migliori ninja. Ah, dimenticavo, vanno in giro a cavallo di uccellini. Che cosa puccia <3<3
(Poi, ad essere onesta, l’ho trovata più “divertente” da vedersi di quella di Frozen. Che sarà pure fighissima, ma tutto quel ghiaccio dopo un po’ mi è venuto a noia coff… – perché nomino Frozen? Perché sono due film che hanno puntato molto sulla grafica x°)
Il doppiaggio italiano non mi è spiaciuto – specie il generale, ah ah. – e dai dialoghi anche la traduzione credo sia rimasta fedele. à__à

In generale, è tutto molto semplice nell’essenza e scenico all’apparenza.
E’ un film fatto per essere bello da vedere, per intrattenere e stupire un po’. La trama è la cornice necessaria per le ambientazioni, i personaggi fanno il loro buon lavoro nel mandare avanti il tutto – perfino MK, per quanto possa suscitare qualche perplessità, fa comunque quello che era giusto facesse.

E ora, giusto per variare, tre cose per cui il film si merita la visione!

– Il generale Ronin.
[Prima di avventarsi sull’Evil Overlord] “Sai quanti Bogani ho pestato prima di arrivare qui?” (Scuote il capo) “Ho perso il conto. Perciò, uno in più, uno in meno…

– Le battute.
No, seriamente, è tutto piuttosto cazzaro, ma in alcuni punti ci sono delle battute stupende.

– La sboronaggine.
Ricordate, bambini, non importa cosa fate, dite o pensate: l’importante è farla in modo scenografico.
(^ Probabilmente l’ha detto Leo)

Di contro, tre cose per cui è comunque meglio non gasarsi troppo:

– MK.

– Il finale.
Dannazione.

– La trama è così semplice…
… che potrebbe lasciare insoddisfatti. Se si cercano cose che tengano incollati allo schermo con suspence a palate, questo film non è l’ideale. U.U’

E questo è quanto.
Un film piacevole con cui, principalmente, ci si può rifar gli occhi e ridere per un’ora e mezza. A patto di non shippare gente, lol.

Vi saluto.
Bye!

 

Epic - Il mondo segreto (Locandina)

Secondo me in primo piano avrebbero dovuto metterci Ronin.
OK, sono di parte. Però.