Fire Emblem: Awakening

[Videogioco RPG] [Tattica & Strategia] [Fantasy]

☆ ☆ ☆

Yohoo!
Ma cosa sarà mai, mi sono ricordata di possedere anche questo blog?
In effetti sì. *Coff, coff* Beh, è andata meno peggio del previsto. Quantomeno, siamo ancora nel 2015.
A parte le mie discutibili tempistiche nell’aggiornamento, mi sono resa conto di avere un’altra pessima abitudine.
Massì, guardo al passato, a tutte le recensioni che ho fatto…
… dei miei giochi preferiti in assoluto ne ho recensito soltanto uno, ovvero Alice Mare. Ne ho recensiti anche un paio che mi piacciono alquanto… per il resto sono tutte cose che mi hanno mediamente intrattenuta/accettabili/carine, ma ancora non è abbastanza [cit.].
Abitudine malsana, a ben pensarci. Quindi ho intenzione di stroncarla tutta insieme: oggi recensirò Fire Emblem: Awakening, una delle cose più fAighe mai concepite per Nintendo 3DS.
Sì, sta per uscire Fire Emblem: If (o Fates) e io recensisco Awakening. Quale momento migliore, d’altronde?

Fire Emblem: Awakening, tredicesimo gioco della fiorente saga di Fire Emblem (di mio non ho giocato a nessun altro titolo, ma aspettate che metta le mani su Shadow Dragon.), è un RPG tattico sviluppato dalla Intelligent Systems e Nintendo SDP per Nintendo 3DS (nonché primo gioco non indie che recensisco, lol). Rilasciato in Giappone nel 2012 e nel resto del mondo l’anno dopo. Straordinariamente, il titolo originale è proprio Fire Emblem: Kakusei (ファイアーエムブレム 覚醒) laddove Kakusei vuol dire “risveglio”.
L’ho sperimentato quest’anno in quanto mi sono impadronita di un Nintendo 2DS solo lo scorso Natale (tralascio la mia risata malvagia, lo strusciarsi sulla console e fangirlare il buon Groudon, che era arrivato con Omega Ruby). Anche se me lo stavano spammando già da un po’ ed ero piuttosto curiosa, devo dire che il solidissimo motivo per cui ci tenevo a provarlo era che avevo visto Inigo e reputato fosse estremamente carino.
Detto ciò, andiamo avanti.

NB: nella recensione utilizzerò i nomi della versione europea per abitudine acquisita, ma sappiate che al 90% sono stati modificati rispetto a quelli originali (senza alcun motivo, come al solito. Mettiamo Liz > Lissa. O, appunto, Azur > Inigo. L’unico che vi passo è Tiamo > Cordelia, perché chiamare qualcuno ti(_)amo è crudeltà pura.)

Io privilegio sempre la trama e i personaggi nelle mie recensioni, tuttavia stavolta avremmo da dire tante di quelle cose che non la finiremmo più; perciò, da oggi, inauguro una piccola tradizione. Dei giochi (o libri/manga, quando recensirò anche quelli) con trama più lunga/complessa farò solo una moderata presentazione.
Chi vuole spoilerarsi il finale, però, chieda pure e gli sarà dato <3

– La trama, altresì detta
Mille anni fa non avevano ancora capito che non si poteva dare una botta in testa al drago malefico ogni millennio per rimetterlo a nanna e via discorrendo“.

Ameno continente d’Ylisse, ovvero Arkaneia duemila anni dopo (e questo già dice tutto). In questa deliziosa ambientazione medievale – con tante casette a graticcio come vuole la più vecchia delle tradizioni fantasy – a comandare è l’Eletta, discendente diretta dell’eroe che sconfisse il cattivissimo drago malefico (un altro, però, non il nostro vecchio amico Grima) duemila anni fa. La nostra Eletta è Emmeryn e pare più una santa, ma okay. Per aiutarla al comando, l’esercito del paese, i quali si autodefiniscono, simpaticamente, pastori – dopo aver visto due o tre di questi sedicenti pastori (tipo ‘sto tizio o quest’altra tizia), verrà voglia di procurarsi all’istante una pecora e partire insieme a loro per nuove magiche avventure. Sicuramente non rimangono mai a secco di nuove reclute per l’esercito. (Citazione obbligatoria dell’avatar: ma che razza di pastori avete, in questo paese!?)
Il capitano dell’esercito è il buon Chrom, fratello dell’Eletta e dunque principe del regno. Ah, pare che la metà dei pastori (femmine e pure maschi, probabilmente) siano persi per Chrom. Ma se avete aperto il link qua sopra, come dar loro torto.
All’epoca in cui si svolge la nostra storiella, tuttavia, l’Ylisse sta avendo qualche piccolo problemino interno (orde di briganti che vanno a far casino qui e là per i loro deliziosi borghi medievali) ed esterno (il re della Plegia, ovvero uno dei paesi confinanti, ha deciso che li odia – anche se ha perfino delle motivazioni più o meno sensate – e vuole ucciderli tutti). Un ottimo momento per far entrare un piccolo aiutino in scena.
Così, mentre Chrom passeggia con l’aitante Frederick (generale dell’esercito) e la pucciosa Lissa con i suoi vestitini steampunk (l’altra sorella di Chrom, quella minore) trovano per strada una persona svenuta… l’avatar. L’avatar del giocatore che in teoria è perfettamente customizzabile (sesso/aspetto/voce/nome), in pratica è un personaggio vero e proprio con il suo carattere.
L’avatar, al suo risveglio, si ritrova davanti un piacevole lungo primo piano di Chrom si rende conto di non ricordarsi niente, né cosa ci faccia lì, né in generale dove si trovi. L’amnesia non è brutalissima, comunque: poco dopo si ricorderà il suo nome e come si usa la magia. Diciamo che ha un po’ smarrito la sua personalità.
I ragazzuoli di lì a poco verranno coinvolti in una battaglia in cui l’avatar si rivelerà di grande aiuto (così si spera, almeno, lol) e Chrom, che certo ha occhio per queste cose, lo invita a braccia aperte ad unirsi ai pastori – nonostante lo scetticismo di Frederick. L’avatar, che mica è scemo avrà pure perso la memoria ma non il senno, accetta senza porsi troppi problemi.
Poi in Ylisse arriva qualche altro problemino interno, tipo orde di zombie (i Risorti) che scorrazzano felici per le mappe aggredendo qualunque cosa si muova (e pure rubando oro, non si sa in base a quale logica). Arrivano anche altri problemi esterni, tipo che la Plegia vorrebbe pure resuscitare un grosso drago malefico per aizzarglielo contro (di nuovo). Ah, c’è un pure un pazzo conquistatore, futuri alternativi, i figli dei personaggi che sono tornati indietro nel tempo – pure loro scorrazzano in giro! – e genericamente un sacco di botte.
Ma avevamo detto che questa sarebbe stata solo una presentazione, giusto?

(Da questo trafiletto potrebbe sembrare che io fangirli Chrom. Sbagliato. Io fangirlo prima di tutto Inigo, poi Chrom. Ma bene o male amo tutto il cast.)

 

Fire Emblem: Awakening (Chrom, Liz, Lissa)

Buondì. Avatar!

Visto che stavolta abbiamo, appunto, un sacco di cose da dire, facciamo una recensione innovativa e prima di analisi/commentini vi presento anche il gameplay per chi non avesse avuto la fortuna di trovarsi nessun titolo di Fire Emblem fra le mani.

– Il gameplay, ovvero
Adesso sì che ci divertiam- ABBATTETE QUEL FOTTUTO ARCIERE

Come detto sopra, abbiamo a che fare con un RPG tattico, dunque la portata principale del gioco saranno, giustamente, le scelte tattiche.
Okay, in termini pratici? Quello che dovremo fare sarà muovere personalmente i nostri personaggi sul campo di battaglia a seconda di chi vogliamo attaccare, dove vogliamo arrivare o dove dobbiamo attirare il nemico; la differenza rispetto al solito è che si muovono tutti i personaggi insieme e allo stesso modo tutti i nemici si muoveranno insieme, dunque durante il turno dell’avversario potremo solo assistere agli sviluppi e alla piega presa dalle nostre decisioni. Un po’ come una vera guerra, ecco. *O*/ Il terreno è una mappa di grandezza variabile che può presentare diverse condizioni ambientali. Suddivisa per caselle, ogni personaggio occupa una sola casella come in una scacchiera. Per quanto il gioco non richiami propriamente gli scacchi.
I Fire Emblem hanno tante caratteristiche che dovrebbero spingere a soppesare con giudizio le proprie decisioni. Non avendo giocato a tutti, parlerò solo di quelle trovabili in Awakening.
La prima e fondamentale, che in effetti è una costante di tutti i giochi della saga, è la possibile morte permanente dei personaggi. Sì, se un personaggio consuma tutti i suoi PS muore. E basta. Considerando tutte le volte che un personaggio, pure di quelli più tosti, potrebbe morire per anche solo l’aver premuto Attendi piuttosto che Attacca, ha il suo peso. Tuttavia in Awakening si può anche scegliere la modalità Principiante al posto della Classica, dove i personaggi si ritireranno ma, a battaglia finita, sarà come se niente fosse successo e li ritroveremo belli pimpanti.
Si fa game over solo qualora muoiano dati personaggi – dicasi Chrom e l’avatar.
Poi ci sono da considerare l’efficacia delle armi contro le altre armi (il cosiddetto triangolo delle armi che spiega forze e debolezze; spade > asce > lance, diremmo in questo caso) e il fatto che i personaggi, seppure muniti di più armi, non potranno scambiarsele a seconda di quella più efficace. Quindi magari si potrebbe muovere un determinato attacco con l’arma giusta, ma potremmo finire per lasciare il personaggio con una spada in balia di quindici lancieri. Inoltre le armi hanno solo un certo tot di utilizzi possibili, dopo spariranno proprio dall’inventario. (Si possono aggiustare, ma l’oggetto che lo permette è raro…).
Per non parlare del fatto che ovviamente ogni personaggio appartiene a diverse categorie, le Classi, ognuna delle quali con personali forze/debolezze (cosa che si impara sulla propria pelle quando ci si trova 85 arcieri che ti fanno secche subito le unità volanti. Gli arcieri sono sempre la prima cosa che stermino, appena messo piede in campo. Rancore personale.). E determinate categorie possono usare solo determinate armi, alcune non possono attaccare ma solo curare, ecc. Ah, bisognerebbe considerare anche la possibilità di movimento che ha ogni unità e la strada migliore/più veloce per raggiungere l’obiettivo.
Sì, sto facendo la sborona. Sembrerà un sacco di roba, ma in realtà ad avercelo di fronte è tutto alquanto semplice e intuitivo; sarà che tutti i dati – nostri e dei nemici – vengono presentati in comodissime schede riassuntive e si può controllare pure di quanto possono muoversi i nemici. Prima dell’attacco possiamo anche avere un pronostico della battaglia per sapere se andrà a buon fine, se c’è possibilità di un doppio o triplo colpo, e quant’altro.
Un’altra funzionalità molto interessante del gameplay di Awakening è la modalità Duo. I personaggi si possono, letteralmente, accoppiare per farli combattere insieme – cosa che avviene anche se i personaggi si trovano in tile adiacenti. Beh, non è proprio un combattimento di coppia, uno rimane al comando e l’altro gli fa più da sostegno, aumentandogli le statistiche. Se la relazione fra i due è molto stretta, ci sono altissime probabilità che il compagno lo aiuti a scansare i colpi e attacchi insieme a lui. (Di solito, quindi, le coppie di sposati sono qualcosa di vicino all’immortale). Tutto ciò è molto figo, ma la parte migliore è un’altra: le relazioni, man mano che migliorano, permettono di sbloccare anche i cosiddetti dialoghi di sostegno. Suddetti dialoghi (ogni personaggio ha un certo set di sostegni, solo l’avatar ce l’ha con QUALSIASI personaggio presente) mostrano l’approfondimento del rapporto, aiutano la caratterizzazione dei personaggi e soprattutto li si vede a fare i piccioncini, qualora siano fra maschio e femmina *A*/ Ovvero, sì, ci si può scegliere le proprie coppie preferite e farle sposare. I personaggi, a questo punto, avranno dei figli (le madri sono fisse, mentre dal padre dipende il colore di capelli – Chrom e l’avatar maschio sono gli unici due ad avere figli canonici) che potranno essere reclutati tramite dei capitoli speciali in cui saranno presentati. In realtà l’unica dei figli ad avere influenza sulla trama è Lucina, la figlia di Chrom; tuttavia è comunque un piacere avere gli altri pargoletti in squadra. A parte che sono tutti… come dire… degni della generazione precedente e fra di loro ci sono anche dei gran bei personaggi, poter accoppiare i personaggi a piacere permette al figlio di ereditare statistiche e skill dal padre, ergo in alcuni casi vengono fuori dei piccoli panzer se li si fa allenare a dovere.
(Balle, la cosa che davvero ci interessa è far venire fuori il personaggio con il colore dei capelli che più gli si addice. No, dico, avete visto Gerome biondo?)
Ringraziamo anche i creatori per aver messo le sacrosantissime Casse Mefitiche che permettono di combattere Risorti a caso nella location prescelta. Utilissimo per harvestare un bel po’ di EXP, senz’altro, ma non sapete quanti supporti ci ho fatto-
Oh, giusto, si può anche far cambiare Classe ad un personaggio, volendo. Mi pareva il caso di dirlo.

 

Fire Emblem: Awakening (Map)

Esempio di mappina
(Screen presa dalla Wiki, sennò la squadra sarebbe stata migliore.)

E ora che vi ho presentato tutto come Naga comanda, vediamo anche di commentare un po’. <3

La trama mi è piaciuta alquanto, sebbene di base abbia svariati stereotipi da low fantasy: grossa bestia demoniaca vuole distruggere il mondo, il prode paladino è pronto a salvare suddetto mondo dunque andiamo a smazzuolare i cattivi che, essendo cattivi, sono tutti brutti e puzzano. Ah, abbiamo anche gli eletti e le armi legggendarie – Falchion, anyone?. Detto così, non sembrerebbe avere nulla di troppo appetibile. Tuttavia è il modo di porla che cambia tutto.
Prima di tutto, Awakening non si prende sul serio. Certo c’è serietà quando l’occasione lo richiede, ma per il resto tutto è così… scanzonato. I personaggi se la ridono e scherzano sulle cose che sembrano dementi perfino a loro (ricordiamo giustappunto Chrom che ci fa notare come non si possano mettere a prendere a botte Grima ogni millennio, che dopo un po’ diventa pure palloso), perdono tempo durante le cutscene a chiacchierare di cose assolutamente inutili, si distraggono e cazzeggiano come se nulla fosse. Appena c’è da pestare qualcuno/cosa, però, pestano di brutto. L’ambientazione non ha la minima pretesa di coerenza: non siamo ai livelli di un altro low fantasy demente di mia conoscenza dove la bacchetta magica del mago più potente del regno ha anche il Wi-Fi, ma poco ci manca (Ricordo sempre, con commozione, quando l’avatar ipotizzò che Frederick fosse un collezionista compulsivo di sassi). L’ironia è una dei suoi elementi più preziosi.
Per il resto, la trama ha un ottimo ritmo narrativo. E’ piuttosto serrato, non lascia tempo per digressioni inutili. Perfino quando i personaggi sono costretti a salpare e partire all’attacco di un altro paese, cosa che all’apparenza con Grima e plegiani psicopatici ha poco a che spartire, viene messo di modo che, invece, c’entri eccome. Fosse anche solo per la crescita psicologica di Chrom in quel paio di capitoli.
Per quanto sia serrato, tutto quello che è necessario dire viene spiegato senza fretta e lasciato assimilare. L’Emblema di Fuoco, l’oggettino sacro che servirà sul finale, viene presentato molto prima di quando sarebbe davvero necessario; e per fortuna, altrimenti l’apparizione di un grosso scudo ornato da pietre preziose magiche proprio quando ci servivano pietre preziose magiche sarebbe sembrato un po’ sospetto, giusto? (Poi dà il nome alla saga, su).
Ci sono svariati colpi di scena qui e là che non sono mai troppo intuibili. Dico solo che pure io, all’ultimissimo, quando riappare quel certo tizio, ho gridato di giubilo. Soprattutto sul finale se la sono giocata decisamente bene, laddove tutti i pezzi vanno ad incastrarsi alla perfezione gli uni con gli altri e ci si può complimentare con l’avatar per la sua ultima, brillante, strategia.
Gli ending sono due, entrambi positivi, a scelta del giocatore. Di mio opto sempre per quello che… ehm…vede come protagonista l’avatar. Lo trovo più emozionante, ecco.
I personaggi di Awakening sono, con buone probabilità, la cosa migliore dell’intero gioco.
Come accennavo su, sono tutti dei… come dire… gran simpaticoni… x°
No, piano. intendevo. Sono tutti… perfetti per l’ambientazione e la storia in cui si trovano. Scazzata. Tutta gentina alla mano che prende la vita con filosofia.
Poi naturalmente c’è chi è più o meno simpatico, ci sono i solitari, ci sono i timidoni… in effetti nel suo ampio ventaglio di personaggi è possibile trovare personalità per tutti i gusti. Qualche esempio.
C’è Olivia che è timidissima, ma si dà tanto da fare per aiutare chiunque, al campo. Sully è il prototipo della donna forte – e maschiaccio. Kellam è l’Uomo Invisibile, laddove nessuno si accorge mai della sua presenza – ma il poveretto è un brav’uomo, ve lo garantisco io! C’è Gerome che è un emo poser e in realtà è puccio (e figo, ammettiamolo), Inigo che illumina le nostre giornat- cioè, è un bravissimo ragazzo che si impegna per tenere tutti su di morale, anche se questo va a discapito del suo umore (o autostima). Difficile trovarne anche solo uno stereotipato.
Tutti i personaggi, anche quelli che non hanno direttamente a che fare con la trama, sono caratterizzati alla perfezione da ogni piccola cosa; i capitoli in cui vengono introdotti, le loro frasi di ritirata (o morte nel caso più tragico), i dialoghi di sostegno, quelle frasette casuali se passano sopra un tile evento…
Molto spassoso mettere a confronto i pargoli con le mamme, poi *A*
Ovviamente, poi, i personaggi che vengono sviluppati meglio sono Chrom e l’avatar. Chrom è passato dall’essere il capo dei pastori (…) che a volte si poneva seri dubbi esistenziali all’essere un re giusto ed estremamente attento a qualsiasi bisogno del suo popolo; certo a volte si fa ancora qualche domanda, ma è giusto così, no? Mettersi in dubbio è comunque un modo per migliorare.
L’avatar, alla faccia del suo essere avatar e customizzabile, oltre ad avere un carattere tutto suo ha pure un bel carattere. Parlo per l’avatar femmina, almeno. Ma l’ho trovata brillante, divertente e molto… beh… adeguata all’allegra combriccola. (Comunque sappiamo tutti che è tsundere. Ho perso il conto degli oggetti che ha tirato contro qualcun altro durante i suoi dialoghi di supporto.) Certo mi viene da chiedermi che diamine le sia saltato in testa nell’altro futuro. (Poi è molto, molto lol il fatto che possa “vedere le statistiche dei nemici”… cioè pure lei vede quel che vede il giocatore. Che cazzo. x°)
Riguardo i personaggi, l’unica cosa che ho trovato un po’ WTF è che Cordelia non ha il supporto con Chrom. E poi mi è sembrato pure un filino avvilente che qualsiasi cosa relativa al suo personaggio, dal nome al compleanno, siano relativi al suo amore per Chrom (che non sarà mai corrisposto). Cordelia è un gran bel personaggio, non c’è bisogno di relegarla alla sua cotta. °A°” Poi mi sono sempre chiesta se fosse proprio necessario che l’avatar avesse il supporto con tutti. Il fatto che lo si possa mettere anche con i figli mi inquieta.
Poi, vabbé, non so cosa pensare del fatto che tutta la gentina morta, nei capitoli bonus scaricabili dallo Spotpass, si scoprano di fatto come non morti. Visto che sono capitoli bonus e con la trama non c’entrano affatto, credo che di mio li ignorerò e basta… °^°”
A parte questo, era da tempo che non vedevo un cast così vasto dove chiunque fosse così incredibilmente curato.

 

Fire Emblem: Awakening (Inigo, Azur)

Inigo è importante

Sul gameplay credo di essermi espressa abbastanza sopra; l’unica cosa, ma non si poteva proprio mettere la scelta della quantità all’emporio? (Insomma, non comprare solo una cosa per volta. O forse sono cretina io e bisognava premere qualcosa di specifico…? x°)

La grafica è tutta beeellissima, dai modelli 3D dei personaggi in battaglia/ambientazioni/mappine allo stile di disegno degli avatar, dalle outfit dei personaggi alle cutscene in cel shading.
Come hanno ricreato il mare è meraviglioso e vorrei tanto una gif di quelle onde che si infrangono sulla spiaggia del porticciolo Valmeo; i personaggi sono di una gran varietà d’aspetti, ma non c’è una poco credibile invasione di gnocchi rampanti e gnocche tettone (insomma, anche fra i pastori c’è gente d’aspetto completamente ordinario e la bellezza è rappresentata in molte forme); le official art di Awakening sono tutte una più figa dell’altra. Le mappine di ambienti come oasi o templi, poi, rischiano di accecare per quanto sono vibranti di colore. E mi sono innamorata della forma drago di Nah. Colpa loro che mi mettono un drago rosso e verde.
Mi sono giusto chiesta se fosse proprio necessario che Zelcher all’avanzare di categoria – e in generale i cavalieri falco al femminile – stesse in mutande, coff.
(Cioè, sopra sono copertissime. E il fatto che sotto siano in mutande si intravvede appena in certe inquadrature alla fine degli scontri. Però, come dire… Essendo cavallerizze dovrebbero essere ancora più coperte sotto anche per motivi pratici.
Ci tengo a specificare, però, che di solito le ragazze sono tutte ben vestite, con giusto qualche scollatura moderata quand’era. A parte Olivia che è relativamente scoperta, comunque è una ballerina e ha dei vestiti graziosi. E, diciamocelo, se li può permettere x°)

 

Fire Emblem: Awakening (Lucina, Marth, Chrom)

Una delle suddette official art fighissime

Le musiche sono tutte favolose, niente da dire. Apprezziamo tutti insieme che si possa risentire ogni singolo brano del gioco nell’area Extra. Anche se devo confessare che, di mio, la OST che ho più impressa è quella dei momenti di spensieratezza: non so, trovo che da sola riassuma appieno tutto lo spirito di Awakening.
La OST dell’ultimo scontro diretto con Grima è da brivido – in tutti i sensi.

Ora, prima di concludere la recensione, vorrei raccontare un piccolo aneddoto. Quando ci giocai per la prima volta, nella battaglia per scacciare gli invasori del palazzo reale d’Ylistoll, avevo messo Frederick in cima ad un corridoio stretto per impedire il passaggio di altra gente brutta. Così i nemici si sono messi tutti belli belli in fila. Frederick aveva un martello. Perciò bum, una martellata e via, avanti il prossimo. Rispettando la fila, mi raccomando <3 (A dirlo non rende, ma a vederlo credo sia stata una delle cose più involontariamente comiche che mi siano mai capitate in un videogioco.)

Riassumendo: un gran bel videogioco che si è istantaneamente guadagnato un posticino molto in alto nella lista dei miei favourite all-time. Diciamo che ha tutti gli ingredienti del gioco dei miei sogni, poi oh, c’è Inigo! *A*/
L’ideale per chi vuole sperimentare il pieno potere di tattica e strategia e, soprattutto, passare ore e ore a guardare il cast che cazzeggia e procrea, lol. Il tutto presentato nel migliore dei modi possibili!

Uhm… non so cosa recensirò come prossimo, ma voglio appunto impegnarmi per dare finalmente ai miei preferiti lo spazio che si meritano. Chi mi conosce e sa quali sono le cose con cui di solito sfrangio i maroni, quindi, potrà trarre le dovute conclusioni. à.à

Bye!

 

Fire Emblem: Awakening (Box art)

Fire Emblem: Awakening